Assemblea sindaci

Provincia, sì allo Statuto ma non senza polemiche: sui rifiuti dibattito rinviato

Provincia. Clima teso a Palazzo Nervi per l’approvazione dello Statuto della Provincia di Savona: 41 comuni rappresentati e 36 sindaci presenti all’incontro. Tra i punti del nuovo Statuto al centro del dibattito il n° 14, per il quale il sindaco Franco Orsi, appoggiato dal collega di Celle, ha chiesto la rimozione: si attribuisce alla Provincia la gestione di servizi di rilevanza economica, con una revisione della legislazione che dovrà, appunto, essere avallata dalla stessa Assemblea dei sindaci.

La proposta di Orsi non è passata nonostante 26 favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti: questo perché i 9 contrari, da soli, cubano più dei 26 favorevoli in termini di rappresentanza abitativa. Malumore in sala: secondo qualcuno si è votato in modo sbagliato.

Discussione anche su un emendamento proposto dal comune di Quiliano che prevedeva di attribuire specificamente ai dirigenti la responsabilità di scegliere il legale in caso di controversie, esonerando da quel compito il presidente: alla fine si è deciso di non inserire questa precisazione, lasciando al presidente di volta in volta la possibilità di decidere se provvedere direttamente alla nomina o se delegare.

Approvata anche la possibilità, per un sindaco, di farsi rappresentare in assemblea anche da un “semplice” consigliere comunale anziché solo da vicesindaco o assessore: l’emendamento è stato approvato con qualche astenuto e molti contrari, che obiettavano come, secondo loro, in questo modo l’assemblea dei sindaci si svuoti di valore.

“Molti sindaci – spiega il presidente Monica Giuliano – hanno chiesto perché stessimo discutendo dello statuto nel momento in cui come presidente ho esposto la situazione di dissesto in cui si trova il nostro Ente. Lo abbiamo approvato perché in queste ultime settimane dobbiamo tentare e fare uno sforzo per cercare di capire se il governo accoglierà alcune delle nostre istanze. La principale è quella di natura finanziaria: dobbiamo essere nelle condizioni di traghettare la Provincia verso una sua dismissione o a una sua rivisitazione complessiva. Ma senza risorse è impossibile. Lo statuto ci permette di legittimare le delibere e quindi le nostre azioni”.

Quanto al tema dei rifiuti, la discussione è stata rinviata alla prossima assemblea dei sindaci, indetta per venerdì 26 giugno alle 9.30. Una matassa difficile da sbrogliare, con la competenza che passa alla Provincia per l’affidamento della gara fino al 2020: ogni comune però ha contratti e scadenze diverse, per questo sarà necessario trovare la giusta formula. Si è quindi convenuto di prendere due settimane di tempo perché i vari comuni possano preparare il materiale e presentare alla Provincia le proprie esigenze specifiche: l’Ente, a quel punto, si occuperà formalmente di indire le gare seguendo però le indicazioni dei Comuni (e sostanzialmente delegandone a loro la gestione).

“Su questo tema i sindaci vogliono lavorare in modo congiunto – ha chiosato Monica Giuliano – Come Provincia abbiamo dato alcune linee guida per traguardare l’ambito unico o per definire entro l’anno degli ambiti ottimali di raccolta che siano efficienti. Ma la situazione è difficile, perché non ci sono ambiti precisi e su ogni Comune ci sono le situazioni sono le più diverse. Possiamo superare questa situazione dandoci degli indirizzi che permettano di avere servizi di qualità e sostenibili per gli Enti territoriali”.