Sassello/Urbe. “Nei giorni scorsi abbiamo depositato le osservazioni per la procedura di Via nr. 355 “Permesso di ricerca mineraria per minerali di titanio, granato e minerali associati, denominato Monte Tariné” perché sia cassato il progetto di ricerca mineraria sul Monte Tarinè, condividendo nei contenuti le espressioni dei comuni di Urbe e Sassello, delle associazioni e dei comitati ambientalisti ed affermando che non si possono violare le norme che tutelano le nostre aree protette; ricordiamo infatti che per il 60% l’area interessata insiste all’interno del parco del Beigua e che soprattutto è fatto divieto su tutto il territorio nazionale l’estrazione e la cava ove ci sia presenza di amianto, in questo caso in forma di eclogite, roccia che contiene per una cospicua percentuale il cosiddetto “amianto blu”. La tutela della salute e la prevenzione dei rischi sanitari sono priorità non eludibili. Ma è soprattutto una visione di sfruttamento del territorio sbagliata”. Lo afferma il consigliere regionale del M5S Andrea Melis, con i grillini al fianco di comuni e associazioni per dire no allo sfruttamento minerario del Beigua, sì allo sviluppo economico grazie alla valorizzazione dell’entroterra”.
“Tengo a precisare che la tutela dell’ambiente in un enclave naturalistica, che non si limita ai soli confini del parco, per pregio, conservazione flora e fauna è doverosa anche per rilanciare il turismo nel nostro splendido entroterra ancora poco valorizzato e che nel Parco del Beigua può esprimere bellezze invidiabili a tutti, diventando di fatto anche un volano per lo sviluppo economico del nostro territorio. Dobbiamo invertire la rotta rispetto al consumo distruttivo delle risorse della regione, martoriata da anni di politiche irrazionali nella gestione del territorio che ci sono costati uno stato di allarme costante per il dissesto idrogeologico” aggiunge Melis.
“Sono oltre 20 anni che i cittadini si oppongono alla reiterata richiesta di velati o espliciti desideri di sfruttamento minerario del nostro prezioso parco, siamo convinti che vadano accolte le istanze del territorio e delle associazioni che in questi anni hanno promosso la tutela dell’area tutti unanimi nella bocciatura del progetto quali il WWF, Italia Nostra, Lega Ambiente, l’Ente Parco del Beigua, i comuni di Sassello e Urbe e, non ultimo, il Comitato Spontaneo degli Amici del Tarinè che recentemente ha promosso una raccolta firme e adesioni in tutta la regione” conclude il consigliere regionale del M5S.