Loano. Non hanno incontrato “il favore del pubblico” le tracce elaborate dal ministero dell’istruzione per la prima prova della maturità di quest’anno. O almeno non hanno incontrato il favore del pubblico composto dagli studenti dell’istituto per ragionieri “Giovanni Falcone” e di quello dei maturandi dell’istituto per geometri “Leon Battista Alberti” di Loano.
Diversi, infatti, sono stati i ragazzi che di fronte agli spunti del Miur si sono trovati costretti a scegliere “il meno peggio”. “Ho scelto la tipologia B, quella di argomento sociale e tecnologico – spiega una ragazza della ragioneria appena uscita dall’aula – Penso sia andata abbastanza bene, speriamo in un voto alto. Ho scelto l’argomento per cui ero più portata. Gli altri temi erano poco fattibili, specie la tipologia A, quella letteraria. Penso che nessuno della mia classe abbia scelto la traccia Calvino. Il ministero ha detto che quest’anno ognuno avrebbe trovato un tema adatto a sé? Voglio vedere quanti hanno scelto la traccia A”.
Un suo compagno di classe è stato più fortunato: “Ho scelto la tipologia D e ho analizzato la frase del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai. La mia ‘tesina’ verteva sullo stesso argomento, quindi è stato abbastanza facile svilupparlo. Penso sia andata abbastanza bene. Gli altri temi non mi convincevano. Avendo già sviluppato una tesina simile mi sembrava il più adatto”.
“Io ho scelto la tipologia B – aggiunge un altro futuro ragioniere – Era quello che mi ispirava di più e permetteva di lavorare meglio. Vedremo i risultati”. Un suo collega, invece, ha puntato sulla tecnologia: “Spero sia andata bene. Ho dato il massimo, ma il vero problema sarà domani. Speriamo nella clemenza dei professori”.
Sarà “deformazione professionale”, ma tra i geometri di Loano il tema che sembra essere andato per la maggiore è quello di argomento tecnologico: “Ho scelto il saggio sulla tecnologia – racconta un altro studente appena uscito dall’istituto – Spero sia andato bene, ma non ne sono molto sicuro. In italiano non vado tanto bene. Ho puntato su quello perché con gli altri non avrei saputo da che parte cominciare”.
Due suoi compagni di classe hanno fatto la stessa scelta: “Quello sulle tecnologie mi sembrava più facile. E’ andato discretamente bene”, spiega uno. E un altro conferma: “Ho scelto anche io quello tecnologico. E’ andata più o meno bene. Era l’unico che mi ispirava. Il resto non mi sembrava fattibile”.