La tragedia

Alpinista di Cairo Montenotte testimone dell’incidente mortale sul Monviso

Il videomaker di Cairo Montenotte era a Savigliano domenica scorsa; qui si è incontrato con un gruppo di alpinisti per tentare l’ingaggio della parete nord del Monviso dove è accaduta la disgrazia

alessandro beltrame

Cairo Montenotte. C’era anche Alessandro Beltrame, l’alpinista e videomaker di Cairo Montenotte, tra i testimoni impotenti della tragedia accaduta ieri mattina sul Monviso nella quale ha perso la  vita Massimo Canella, 59 anni, di Biella.

Quest’ultimo è scivolato mentre scendeva dalla cima in compagnia del figlio pure lui precipitato. L’incidente è avvenuto a quota 3.300 metri, lungo la parete Sud, la via “Normale”, dove Canella stava scendendo dopo aver raggiunto la vetta pochi minuti prima.

Esperto scalatore, Massimo Canella, assieme al figlio ventenne e ad altri due compagni di cordata, aveva scalato i 3.841 metri del Monviso lungo la parete Nord. Poi l’incidente. L’alpinista è scivolato precipitando a valle per circa 600 metri.

Alessandro Beltrame ha partecipato anche alle operazioni di soccorso. “Una montagna che si distingue e ti guarda ogni volta che le dinamiche della vita ti portano a guidare verso nord, un re (di pietra) che domina visivamente e da sempre tutto il suo regno, come fa ad avere un lato oscuro? Non è da lui – così racconta la tragedia accaduta ieri mattina – Questo è quello che pensavo prima di lunedì. L’incontro diretto con la morte ti lascia sempre un po’ di tremolio addosso, si muove qualcosa dentro, anche se il corpo resta immobile”.

Domenica a mezzanotte Alessandro Beltrame era a Savigliano. Qui si è incontrato con un gruppo di alpinisti per tentare l’ingaggio della parete nord del Monviso, a detta di molti in condizioni perfette. E così è stato. “Tutto impegnativo e senza molti margini di errore, a volte estenuante per le distanze infinite, ma assolutamente un viaggio verticale in un mondo di ghiaccio unico. Un papà che era in cordata con il figlio (e già questa condizione mi coinvolge emotivamente non poco) – è il suo racconto drammatico – è scivolato in fase di discesa (cresta Sud), ci ha sfiorato di alcuni metri sbattendo tra rocce e ghiaccio per 200 metri si è infilato dentro un canalino, sparendo nella nebbia”.