La storia

Laigueglia offre il viaggio alle “funne” di Daone per una vacanza “vera”

Le pensionate del circolo trentino vogliono soddisfare un ultimo desiderio, romantico e poetico cioè di vedere almeno per una volta il mare

paolo buscaglia

Laigueglia. “Perchè andare all’estero e non scegliere il mare di Laigueglia uno dei Borghi più belli d’Italia?”. Eccola la proposta che le “funne” di Daone , come vengono chiamate le donne nel dialetto locale, che si sono messe in testa di soddisfare un ultimo desiderio, romantico e poetico cioè di vedere almeno per una volta il mare, ricevono dall’altra parte del Nord Italia.

Paolo Buscaglia, albergatore e portavoce di QuiLaigueglia, la rete d’impresa che abbraccia non solo colleghi ma anche titolari di altre imprese comunque legate al turismo, spiega la sua proposta in modo semplice ed esaustivo: “Le “nonne” di Daone che non hanno mai visto il mare le ospitiamo noi”. I dettagli della proposta sono questi: viaggio pagato alla capo popolo Erminia Losa, 70 anni, presidente del Circolo pensionati “Rododendro” e ai pensionati, soggiorno in uno degli alberghi della rete QuiLaigueglia, e pacchetto “all inclusive” non solo per vedere, ma anche per vivere il mare.

“Il nostro mare è uno specchio d’acqua cristallina e si estende tra due promontori che delimitano il golfo, l’isola Gallinara, l’arenile sabbioso, il centro storico e il paese, antico borgo marinaro, addossato sulla spiaggia e stretto attorno alla Chiesa di San Matteo con i due campanili gemelli. Il molo e il torrrione saraceno delimitano la piccola insenatura occupata dalle barche da pesca. Alle spalle del paese le colline, dove si intrecciano olivi e pini marittimi e i sentieri percorribili a piedi per raggiungere alture con panorami mozzafiato.
Sperando di aver fatto cosa gradita, il nostro intento è quello promuovere il nostro territorio, perché l’Italia è un paese meraviglioso e dobbiamo riscoprire il valore del patrimonio che ci circonda e del quale siamo davvero molto orgogliosi. Vi aspettiamo. Rimaniamo a disposizione”. Ecco la lettera spedita al Circolo Rododendro senza neppure bisogno di attendere oltre.

QuiLaigueglia come la lampada di Aladino: una rete pronta a fare in modo che i sogni possano trasformarsi in realtà. “E quello che proponiamo è tutto vero – sottolinea Buscaglia – Che lascino perdere la Croazia e che vivano il mare di Laigueglia. Come abbiamo fatto con le famiglie di Bergamo e di Brescia faremo in modo di coronare un sogno con una vacanza da vivere a 360 gradi. Attendiamo le “funne” a braccia aperte. Questo è il nostro gesto di ospitalità, questa è la Liguria e questi sono i laiguegliesi”.