Albisola Superiore. Una lettera dalla Soprintendenza alla belle arti e al paesaggio della Liguria è stata indirizzata all’assessore al Turismo Luca Ottonello, quindi all’assessore alla cultura Giovanna Rolando, al segretario del circolo del Pd Andrea Toso, al consigliere di minoranza Serena Celle, quindi all’associazione Zueni d’Arbisola.
Un documento ufficiale con il quale la Soprintendenza si congratula per l’iniziativa sul colle del Castellaro di Albisola rendendosi disponibile a concordare qualsiasi iniziativa che possa recuperare e valorizzare questo bene sottoposto a tutela monumentale.
A firmarla sono stati il funzionario di zona Cristina Pastor e il soprintendente Luca Rinaldi nell’ambito del censimento nazionale promosso dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano per i “I luoghi del cuore” e nella fattispecie nell’operazione al centro di una iniziativa popolare sul colle del Castellaro.
Tutto era iniziato con l’adesione al contest Fai prima come Partito Democratico; in seguito si sono accodate Amministrazione Comunale, l’associazione Zueni D’Arbirsoea e i gruppi consigliari tramite i capigruppo Vezzolla e Saettone.
La partecipazione ha richiesto una abbondante raccolta firme. “Siamo arrivati a quota 1466 che per Albisola era una quota impensabile dopodiché siamo passati alla fase progettuale che ha visto un tavolo di lavoro dove hanno partecipato Nicolò Gavotti (come proprietario), l’architetto Venturino e Fabrizio Geltrudini – sottolinea Andrea Toso – E’ stato un lavoro molto duro che va ad inserirsi in progetto di politica realmente a servizio del cittadino che punta a rivalorizzare la cultura e che segna il primo obbiettivo raggiunto dalla nuova segreteria del PD Albisolese che si è saputa rendere parte promotrice di un processo bipartisan al servizio del cittadino”, aggiunge Toso.
Il castello di Albisola Superiore fu edificato sulla collina del Castellaro in epoca incerta. Il primo documento in cui viene citato risale al 1121 o al 1122. Si suppone, però, che la edificazione di un primo fortilizio sia anteriore a tale data e forse risalga all’epoca romana o preromana (il nome “castellaro” indica spesso insediamenti di tribù Liguri).
Il castello fu al centro delle lotte di dominio tra la Repubblica di Genova e Savona e furono proprio i Genovesi ad espugnare il maniero dopo un lungo assedio nel 1227, anche a causa della resa del castello di Stella collegato strategicamente ad Albisola.
A seguito della sottomissione di Savona nei confronti di Genova, nel 1251, le proprietà terriere di Albisola, e quindi anche il castello, passarono sotto il controllo genovese. Oggetto di interventi di rafforzamento durante il XVII secolo per adattarlo alle nuove armi da fuoco, fu abbandonato definitivamente nel 1805.