Incognita

Iat, la Provincia passa la mano a Comuni: caos sull’apertura estiva fotogallery

I Comuni si appoggeranno anche agli operatori turistici per fa rendere operativi gli uffici Futuro incerto per i dipendenti: previsto un incontro a Palazzo Nervi

Provincia. Disagi per gli ospiti che hanno necessità di avere informazioni sul territorio e sugli eventi in programma; preoccupazione da parte dei dipendenti che non sanno quale sarà il loro futuro e un possibile danno per l’immagine turistica della nostra provincia.

Sono questi gli effetti principali conseguenti alla chiusura degli Iat che diventerà effettiva a partire da domani. La dismissione degli uffici di informazione e assistenza turistica è una degli effetti della riforma Delrio, che ha privato tante province italiane (tra le quali quella di Savona) dei propri poteri di organismo intermedio tra Comuni e Regione. Fino a qualche tempo fa la gestione degli Iat era competenza proprio del governo provinciale: a seguito della riforma tale competenza è passata alla Regione.

La quale ha deciso di rimettere ai singoli Comuni l’onere del personale e delle strutture che ospitano gli uffici. La notizia è stata comunicata alle amministrazioni all’inizio dell’anno e grazie anche alla intermediazione della Provincia moltissimi Enti locali sono riusciti a predisporre misure in grado di far fronte alla situazione. In tanti casi, però, questo non è avvenuto e così tanti uffici sono stati costretti a chiudere in attesa di capire quale sarà il loro destino.

“Ormai la Provincia è amministrata dai sindaci – spiega il numero uno di Palazzo Nervi Monica Giuliano – Non appena all’inizio dell’anno abbiamo avuto comunicazione di questo passaggio di competenze abbiamo subito preso contatto con i sindaci, che si sono attivati per cercare di risolvere le singole situazioni. Chi voleva risolvere il problema c’è riuscito“.

Non tutti, però, sono stati in grado: “Ora la gestione del turismo è passata in mano alla Regione – ricorda Monica Giuliano – Non sappiamo ancora chi sarà il nuovo assessore regionale al turismo, ma speriamo che in ogni caso l’Ente si sia attrezzato per far fronte a questa problematica. Insomma, ora la competenza è della Regione e quindi la Regione dovrà dare tutte le risposte necessarie agli amministratori locali che faranno richiesta di intervento“.

Dal punto di vista dei dipendenti il caos è totale. Con il cambio di gestione, infatti, è cambiato anche il loro status lavorativo: da domani i lavoratori che sono riusciti a conservare il loro incarico non saranno più in forza all’organico della Provincia, ma faranno riferimento direttamente alla Regione. Per tutti gli altri resta l’incognita sul mantenimento del loro posto.

Al di là dell’aspetto delle competenze, resta il fatto che a partire da domani un territorio a chiara vocazione turistica come la provincia savonese si ritroverà (in tanti casi) senza uffici e personale in grado di dare informazioni ai turisti.

“La decisione della Regione di chiudere gli uffici al 30 giugno non ha senso – osserva la presidente degli albergatori della provincia di Savona Franca Cappelluto – Sarebbe stato più logico posticipare questa chiusura al 30 settembre, quando la stagione turistica sarà già finita. Anche perché la Regione ha stanziato i fondi per i dipendenti per i primi nove mesi dell’anno, quindi tanto valeva. Rinviare tale decisione avrebbe permesso di gestire la situazione con più calma”.

Invece già a partire da domani un servizio fondamentale come quello degli Iat verrà meno: “E’ una decisione che non mi aspettavo, vista la vocazione turistica della nostra regione – ribadisce Franca Cappelluto – non si può pensare di fare turismo senza un servizio come questo. Fortunatamente la comunicazione riguardante questo passaggio è stata inoltrata per tempo e così tanti Comuni sono riusciti ad adeguarsi”.

Ad Alassio lo Iat è stato riassorbito da Urp e ufficio turismo. A Finale Ligure l’ufficio di via San Pietro resterà aperto grazie al personale dell’ufficio turismo e dell’associazione albergatori cittadina (e a partire dal prossimo anno lo stesso Iat verrà riassorbito interamente dall’ufficio turismo). Un accordo simile è stato elaborato anche a Loano. A Pietra l’ufficio resterà aperto, ma resta l’incognita sul futuro dei dipendenti. A Borghetto l’assistenza turistica è gestita dalla proloco, quindi non ci sono rischi di chiusura.

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