Savona. Il forzista Angelo Vaccarezza e il leghista Francesco Bruzzone. Sono loro i due savonesi eletti in consiglio regionale nelle fila della maggioranza del neo governatore Giovanni Toti. Alla vigilia dell’inizio della loro avventura in piazza De Ferrari, i consiglieri, che sabato hanno partecipato all’incontro del centrodestra a Bocca di Magra, svelano le loro aspettative.
“Sarà un quinquennio incredibile – esordisce Accarezza -. Un po’ perché veniamo da dieci anni di buio e quindi la luce ora è ancora più bella da vedere e poi perché credo sinceramente che ci siano tutte le condizioni non per fare meglio di chi ci ha preceduto, che sarebbe poco, ma per fare bene”.
“Credo che questa giornata ci abbia dato anche la dimensione di quanto sia importante anche a livello nazionale quello che faremo in Liguria. Credo che ci siano le donne e gli uomini per poter lavorare bene e sta a noi dimostrarlo” spiega Vaccarezza.
“Perché Savona? Intanto perché sono residente in provincia di Savona. E’ sempre stata una provincia a me vicina: non è la prima volta che i savonesi mi danno un ampio consenso perché successe anche 5 anni fa e dieci anni fa. Credo che adesso, riprendendo quello che diceva il collega Vaccarezza, ci siano le condizioni per fare un importante lavoro per la provincia di Savona. Tutti sanno che sono un veterano del consiglio e posso dire che la sfida di fare qualcosa di importante per Savona la prendo con tanto impegno e grinta” precisa Bruzzone.
“Sarà un mandato di cambiamento e che dovrà dare serenità alla gente. I cittadini non chiedono cose strane o che facciamo i saldi mortali, ma di poter vivere bene, di stare tranquilli, di avere i soldi per arrivare alla fine del mese, di camminare senza paura per la strada e di essere tenuti in considerazione per quello che sono: ovvero persone che pagano le tasse e che hanno diritti a certi servizi” conclude l’esponente del Carroccio.
Guardando al futuro, Vaccarezza ha le idee chiare: “Tra cinque anni mi piacerebbe dire a coloro che ci hanno votato che hanno riposto la fiducia nel progetto vincente e che avevamo promesso, mentre a quelli che non ci hanno votato che hanno l’occasione di farlo questa volta e darci un consenso ancora più ampio per farci governare altri cinque anni”.