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Borghetto, la nettezza urbana gestita da Ata nel mirino della minoranza

Moreno, Angelucci, Villa e Picasso hanno spulciato il contratto tra Comune e società

Borghetto Bidoni

Borghetto Santo Spirito. I consiglieri comunali di minoranza di Borghetto hanno deciso di mettere sotto la lente di ingrandimento Ata, la società a partecipazione pubblica che dallo scorso gennaio gestisce il servizio di nettezza urbana della cittadina rivierasca. E per farlo Roberto Moreno e Bruno Angelucci (Pdl), Pier Paolo Villa (Lega per Borghetto) e Luigi Picasso (Gruppo Misto) hanno spulciato il contratto di servizio stipulato tra il Comune e la società.

“Il nuovo servizio – ricordano i quattro consiglieri di minoranza – prevedeva ‘una completa rivisitazione del servizio attuale mediante attivazione del sistema di prossimità con l’introduzione della raccolta dell’umido, la raccolta del verde e altre frazioni merceologiche, oltre al rinnovo totale del parco mezzi e dei bidoni e l’introduzione del lavaggio strade e marciapiedi, pulizia tombini (compreso sollevamento griglia svuotamento e disostruzione) oltre allo sfalcio erba dei bordi stradali e marciapiedi‘”.

Ma l’accordo prevedeva anche altri aspetti a carico dell’azienda. Citando direttamente dal contratto: “Tutte le attrezzature ed i mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti dovranno portare chiaramente le seguenti indicazioni: la dicitura ‘Servizi di Nettezza Urbana’, nominativo della ditta affidataria, numero verde per le segnalazioni dei cittadini alla ditta affidataria”; “La ditta Ata sarà tenuta a posizionare sul territorio comunale, a proprie spese, prima dell’inizio del servizio, sulle aree concordate con l’amministrazione comunale tutti i cassonetti necessari allo svolgimento dello stesso, al fine del raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa in vigore”; “La ditta si impegna a comunicare all’amministrazione comunale con frequenza mensile, entro il 15^ giorno del mese successivo: i quantitativi raccolti suddivisi per tipologia, breve nota sui servizi con evidenziati i problemi riscontrati e relazione sui servizi su chiamata con trasmissione dei tabulati riportanti le chiamate; “Il Comune tramite il dirigente o responsabile competente o persona da questo delegata, può effettuare in qualunque momento visite ed ispezioni nelle aree e nei luoghi in cui sia svolto il servizio da parte di Ata, nonché chiedere relazioni su fatti specifici di gestione, anche finanziaria, ed in generale sull’attività della società”.

E ancora: “In caso di inadempienza o inesatto adempimento degli obblighi contrattuali assunti con il presente contratto, l’affidataria, oltre all’obbligo di ovviare all’infrazione contestata non oltre il giorno successivo a quello della contestazione e fatto salvo l’obbligo di risarcire il danno cagionato all’Amministrazione Comunale, sarà passibile di penalità pecuniaria per un importo minimo di 200 euro fino ad un massimo di 10 mila euro”.

Il contratto impegna Ata ad effettuare alcuni servizi: “Ata dovrà provvedere alla raccolta dei rifiuti, comunque conferiti dagli utenti, all’esecuzione dei servizi connessi e alle conseguenti operazioni di pulizia, con precisione, frequenza e continuità sufficienti a garantire la corretta e perfetta esecuzione del servizio, l’inappuntabile decoro e la costante igiene delle vie, dei luoghi e delle aree interessate al servizio. Per le utenze non domestiche (esercizi commerciali, ristoranti, bar, ecc) saranno consegnati in comodato d’uso gratuito tre bidoncini: uno per rifiuto organico, uno per imballaggi vetro e lattine, uno per rifiuto secco residuo. I lavaggi dei cassonetti saranno eseguiti sei volte all’anno con lavacassonetti ad acqua fredda, dato l’utilizzo giornaliero dello spruzzamento automatico di enzimi abbattitori di odori e comunque su richiesta dell’Amministrazione Comunale ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. Dovrà essere inoltre effettuata la pulizia delle aree circostanti ai cassonetti con idropulitrice e impiego di idonei prodotti detergenti e disinfettanti ecologici”.

E ancora: “Le operazioni di sfalcio erba, compreso il bordo stradale e il marciapiedi mediante l’utilizzo diserbante chimico saranno svolte ogni qualvolta sarà necessario e comunque ad ogni richiesta da parte dell’amministrazione comunale. Ata provvederà al lavaggio di strade e marciapiedi giornalmente. Ata dovrà provvedere alla pulizia e svuotamento dei cestini delle spiagge libere di competenza comunale una volta a settimana dal primo ottobre al 31 maggio e una volta al giorno dal primo giugno al 30 settembre. Resta la possibilità per l’amministrazione comunale di richiedere ad Ata interventi quali la rimozione di rifiuti presenti sulle spiagge comunali in caso di mareggiate od altri eventi, ed inoltre la apertura o chiusura delle foci a mare presenti sul territorio. Gli interventi di cui sopra saranno quantificati in via forfettaria al Comune di Borghetto. Ata dovrà svolgere i servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione sul territorio comunale a cadenza regolare: venti interventi annuali di disinfestazione (zanzare, scarafaggi), tre interventi di disinfezione degli edifici scolastici (in occasione di elezioni, referendum e altro); derattizzazione mediante rat box o esche sul territorio comunale al fine di monitorare la popolazione”.

Nella loro analisi, i consiglieri sono partiti da questi elementi e hanno interrogato il Comune sui motivi per i quali all’inizio dell’anno i cittadini siano andati incontro a tanti disagi: “Ci chiediamo – osservano – le motivazioni per le quali, già nei primi giorni di gennaio 2015, i cittadini di Borghetto hanno dovuto subire disagi per quanto riguarda il servizio di raccolta rifiuti. Vorremo conoscere le motivazioni per le quali turisti ed ospiti della nostra cittadina, nei primi giorni di gennaio 2015 hanno dovuto assistere a immagini che ritraevano la situazione della raccolta rifiuti ‘fuori controllo’, con isole ecologiche oggetto di un accumulo di rifiuti certamente non degno di una cittadina che dovrebbe avere una vocazione turistica”.

Ma anche oggi le cose non sono migliorate: “Vorremmo conoscere le motivazioni per le quali alcune zone del paese, a dire di residenti e villeggianti, risultano ancora servite in modo insufficiente per quanto concerne i punti di raccolta dei rifiuti; le motivazioni per le quali diverse attività commerciali non sono state ancora contattate e di conseguenza non gli sono stati ancora consegnati i bidoncini in comodato d’uso per organico, vetro, lattine, residuo secco”.

Il controllo è tutto: “Vorremmo vedere i documenti contenenti i dati relativi ai quantitativi raccolti suddivisi per tipologia e vorremmo sapere se l’amministrazione ha ispezionato le aree e i luoghi nei quali Ata effettua il servizio e se ha accertato che l’azienda stia svolgendo i propri compiti così come previsto dal contratto, specialmente per quanto riguarda la pulizia delle aree circostanti ai cassonetti, il lavaggio e lo sfalcio dell’erba a bordo delle strade e dei marciapiedi, erba, compreso bordo stradale e marciapiedi, la pulizia delle spiagge comunali, la derattizzazione e disinfestazione di tutto il territorio. Insomma, vorremmo sapere se il Comune ritiene che Ata abbia rispettato o meno gli obblighi previsti dal contratto e, in caso negativo, come intenda procedere nei suoi confronti“.

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