Sangue e terrore

Attentato terroristico in Tunisia: il savonese Matteo De Benedetti ancora barricato in albergo, sta bene fotogallery

I liguri che lavorano a pochi passa dalla spiaggia del terrore sono ancora rinchiusi in albergo

Matteo De Benedetti

Savona. Sta bene, solo tanta paura per l’accaduto. Matteo De Benedetti (nella foto sulla destra), il tecnico savonese scampato all’attentato terroristico a Sousse, si trova in albergo assieme ad altri colleghi liguri che lavorano a pochi passi dalla spiaggia dove ieri i terroristi dell’Isis hanno ucciso 38 turisti. Matteo si trova da un mese in Tunisia: impiegato presso l’azienda savonese Vbm che sta svolgendo dei lavori per Ansaldo Energia nella centrale elettrica del paese turistico tunisino.

Ieri sera e questa mattina Matteo ha nuovamente contattato la famiglia. Insieme ai colleghi si trova ancora rinchiuso in albergo, dove sono state rafforzate le misure di sicurezza: la situazione resta tesa e il panico non si è ancora fermato: tutti ancora sotto choc.

Pesante il bilancio dell’attentato terroristico: 38 morti, tra cui tedeschi, britannici e belgi, e 36 feriti. La conferma dal primo ministro Habib Essid, il quale ha spiegato che la “maggioranza delle vittime erano britannici, poi tedeschi, belgi e poi di altre nazionalità”. Gli hotel finiti nel mirino sono l’Hotel Riu Imperial e il Port el Kantaoui.

I turisti terrorizzati hanno raccontato di essersi barricati per sfuggire alla furia jihadista. Al momento nessun gruppo ha rivendicato l’attacco, tuttavia nei giorni scorsi lo Stato islamico aveva lanciato un appello ad aumentare gli attentati nel mese di Ramadan.

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