Andora. Il caso degli Air Gun, il sistema per cercare giacimenti petroliferi e che mette in pericolo il Santuario dei Cetacei, diventa un argomento ministeriale.
Accademia Kronos ha scritto una lettera al ministro Gian Luca Galletti per una riunione urgente con tutte le associazioni ambientaliste come conferma il responsabile nazionale di AK Franco Floris, ex sindaco di Andora. “Vogliamo porre l’attenzione su una problematica che provoca danni sulla fauna e sulla flora marina dell’Alto Tirreno – sottolinea Floris – Anche perchè gli spiaggiamenti si ripetono con una preoccupante frequenza. Chiediamo quindi al ministro Galletti di aprire un tavolo di confronto per capire come porre rimedio e trovare soluzioni alternative”.
Secondo gli ambientalisti “l’utilizzo di airgun ha conseguenze devastanti sull’ecosistema: si sparano delle cannonate sonore da 280 decibel che rimbalzano sul fondale e vengono raccolte da dei sensori che in base all’eco prodotta rivelano se ci sono giacimenti. I cetacei hanno un udito molto sviluppato e queste bombe sonore arrecano loro un grave danno, con perdita dell’orientamento”.
Secondo gli ambientalisti poi “continuare a parlare di estrazioni petrolifere non è solo una scelta folle di politica energetica, ma rischia soprattutto di disperdere la vera ricchezza del nostro territorio, ovvero il suo straordinario patrimonio naturalistico, storico e culturale”.
Sono ormai certificati gli effetti dell’indagine attraverso airgun sulla fauna acquatica, in particolare sui mammiferi marini. “Ci sono studi, infatti, che dimostrano come gli effetti si ripercuotano anche a miglia dalla sorgente, inducendo i cetacei a modificare il loro comportamento e arrecando gravi danni. Tutto questo – dice Floris – va fermato”.
Ecco perché Ak e le associazioni ambientaliste ritengono indispensabile verificare col ministero dell’Ambiente “se questi effetti sono stati considerati in fase di rilascio delle autorizzazioni, dove si stanno svolgendo questo tipo di ricerche e chiarire se e quali conseguenze queste abbiano avuto sull’episodio in particolare e quali ne potranno avere in futuro sulla fauna e sugli ecosistemi marini”