Savona. Istanza di attenuazione della misura cautelare accolta e arresti domiciliari per Giuseppe “Pino” Cammisa, l’uomo originario del napoletano ma residente ad Albenga, finito in manette lo scorso aprile con l’accusa di usura in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Oggi il gip Filippo Maffeo ha disposto la scarcerazione dell’uomo come richiesto dai suoi legali, gli avvocati Antonio Nocito e Gian Maria Gandolfo, dopo l’interrogatorio davanti al pm Ubaldo Pelosi (che aveva dato parere negativo sull’istanza di alleggerimento della misura cautelare).
Secondo la denuncia di un imprenditore ingauno, che nell’agosto del 2014 si era rivolto ai carabinieri, Pino Cammisa da tempo avanzava richieste di denaro in conseguenza di alcuni prestiti che gli aveva concesso nel tempo. La presunta vittima ha raccontato ai militari che gli veniva richiesto di versare un tasso mensile del 10%, una cifra configurabile come usura.
L’arresto di Cammisa, seppur non direttamente, si collegava con l’operazione Real Time nella quale era finito in manette per gli stessi reati Carmelo Gullace. Gli investigatori infatti hanno accertato che entrambi chiedevano soldi all’imprenditore ingauno che poi ha denunciato di essere vittima di usura.