Genova. “C’è un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle”. Matteo Renzi cita il genovese Ivano Fossati e riprende le parole che aveva utilizzato durante la sua prima campagna per le primarie a sindaco di Firenze per lanciare la volata a Raffaella Paita.
All’interno della Sala Grecale dei Magazzini del Cotone, nel cuore di Genova, il Presidente del Consiglio non risparmia battute e stilettate. Prima verso Luca Pastorino: “Quando un deputato, eletto con i voti del Pd, sceglie di lasciare il partito, sapendo di non avere nessuna chance di vincere, io dico che questa è la sinistra che vuole perdere per i prossimi 20 anni. A questa sinistra masochista diciamo che noi siamo un’altra cosa”.
Poi contro Giovanni Toti e il centrodestra: “La Liguria è una regione in ostaggio, una pedina di scambio tra Berlusconi e Salvini. Non hanno discusso di nulla, a parte di Novi Ligure, ma quella è altra storia. E’ l’emblema della non politica”.
“Non ci credete – ha continuato Renzi – se vi raccontano che va tutto male, ci sono cose che non vanno, ma abbiamo tante opportunità. Noi non siamo i risolvi problemi, siamo solo persone semplici che cercano di fare le riforme di cui si parla da anni è il nostro dovere. Non vi chiedo di credere in me, nè in Lella, vi chiedo di credere in noi stessi, nel popolo italiano“.
“Voglio ringraziare – ha concluso – Claudio Burlando, ha lavorato tanto in questi anni, raccogliere la sua eredità non sarà facile. La sfida di Lella è quella di continuare ad andare veloce. La Liguria deve tornare ad essere forte”.