Liguria. “Credo che sia evidente a tutti la sinistra somiglianza tra Toti e Paita. Il centro sinistra che avevamo conosciuto e che provava a dare una speranza all’Italia è stato seppellito sia qui in Liguria sia a livello nazionale dalle larghe intese e dalle politiche antisociali di Matteo Renzi”.
Il presidente di Sel Nichi Vendola arriva a Genova per sostenere la campagna elettorale di Luca Pastorino e attacca apparentandoli i due principali contendenti: “Paita e Toti sono due facce della stessa medaglia e la candidatura di Luca Pastorino con Rete a sinistra è un laboratorio che vuole provare a sperimentare la nascita di un nuovo soggetto politico che possa dare speranza a chi per esempio in Liguria rischia di scappare via da una Regione che ha bisogno di cambiare verso”.
I candidati di Pd e Forza Italia sono “i rappresentanti di un vecchio modello di sviluppo fondato sulla rendita immobiliare e sulla speculazione edilizia” per questo nelle loro parole non c’è nulla contro a “il consumo indiscriminato del territorio, il tombamento dei canali che trasformato un’alluvione in una strade”
A chi accusa Rete a sinistra e Pastorino di favorire la destra togliendo voti a Paita Vendola risponde: “C’è una destra nel centro-destra e c’è una destra nel sedicente centro sinistra. Noi le destre le combattiamo tutte. Il richiamo al voto utile è ridondante e stantio, tenuto conto soprattutto che la maggior parte degli elettori non andrà a votare e talvolta si ha l’immagine che Renzi voglia vincere e stravincere sulle macerie della partecipazione”.
Vendola parla anche delle polemiche che hanno interessato la Cgil, soprattutto in Liguria dopo lo sciopero del 20 maggio: “Le paorle di Susanna Camusso sono state importanti per denunciare la rottura irrimediabile tra il mondo del lavoro e il Pd. Anche perché Renzi ha offerto lo scalpo della Cgil ai suoi riferimenti confindustriali e ha fatto della cgil il suo avversario privilegiato. Questa è la verità anche se qualcuno della Cgil Liguria fa finta di niente”.