#regionali 2015

Regionali, Paita nel savonese: “Un voto a Pastorino è un voto per il centro destra”

Smentita sui fischi a Miceli: "Semplice dialogo con una cittadina"

Savona. “Devo ringraziare i tanti sindaci del savonese che mi stanno appoggiando in questa campagna elettorale, segno che abbiamo lavorato bene con il territorio e che possiamo ancora fare molto. Mi pare ci sia consenso condiviso su questo modo di far politica, sui territori e fuori dal palazzo, vicino alla gente e alle persone per risolvere i problemi, unendo questa magnifica Regione”.

Queste le parole di Raffaella Paita, candidato presidente della Regione Liguria per il Pd e il centro sinistra, oggi nel savonese per una serie di appuntamenti elettorali: visita alle cooperative florovivaicole di Albenga, al Gsl dell’ospedale ingauno, al Santa Corona, al San Paolo di Savona e l’incontro con l’associazione fisioterapisti presso l’Unione Industriali. Nel pomeriggio poi l’incontro con cooperativa pescatori presso Legacoop a Savona, presentazione della lista civica savonese a suo sostegno e infine l’iniziativa con i sindaci a Palazzo Nervi.

“Raffaella Paita, nell’esercizio delle sue deleghe, ha contribuito attivamente a interpretare positivamente questo ruolo dell’amministrazione regionale, ed è l’unica candidata, con una concreta esperienza amministrativa, che conosce le carte e che non perderebbe neanche un secondo se fosse eletta. E il solo modo per uscire dalla crisi è non perdere neanche un secondo, andare veloci” affermano i sindaci del savonese che hanno sottoscritto il “patto” con Lella Paita.

“Per questo noi oggi le conferiamo la nostra fiducia e il nostro sostegno. Non vogliamo tornare alla Regione chiusa nel palazzo che abbiamo conosciuto quando governava Biasotti. Vogliamo continuare ad avere una Regione che si sporca le mani e che consuma le suole per affrontare i problemi. Una Regione che sappia decidere e ben amministrare. Siamo certi che con Raffaella Paita potrà essere ancora così”.

“Oggi i sindaci fanno i salti mortali per far quadrare i conti e la situazione non sarà semplice: per questo serve un rapporto forte e diretto con la Regione nei prossimi anni e il mio obiettivo è rafforzare ancora di più questa rete per costruire assieme il futuro della Liguria” spiega Paita.

“Questo è e sarà il mio modo di operare, concreta: da una parte la politica fatta gente vera e dall’altra il catapultato dall’alto che non sa neppure dov’è Novi Ligure…Questa è la differenza”.

Il candidato presidente della Regione è ottimista in vista del voto del 31 maggio: “Sento un grande entusiasmo, penso alle adesioni e alla partecipazione di oggi nel savonese. Certo c’è una divisione a sinistra e questo ha comportato una battaglia più dura, tuttavia è chiaro che un voto dato a Pastorino è un voto dato a Toti e al centro destra: il suo scopo è dare una chance in più a Toti. Oggi Renzi ha detto che la sinistra masochista vuole rianimare Berlusconi e penso che sia un pericolo reale…Dico a Matteo che raccolgo la sfida: diamo un colpo finale al centro destra proprio qui dalla Liguria…”.

E aggiunge: “I dati Istat parlano chiaro: il Pil torna a crescere, l’Italia riparte dopo quattro anni di recessione. È un importante segnale di svolta, che non induce a cantare vittoria, ma a impegnarci ancora di più, nella consapevolezza che la strada tracciata dal Governo Renzi è quella giusta. Noi vogliamo stare esattamente su questa strada. Abbiamo un’occasione storica per crescere, produrre nuovi posti di lavoro e lasciarci finalmente alle spalle anni di crisi.  Abbiamo sopratutto l’opportunità, per noi stessi e per tutta l’Italia, di chiudere definitivamente con i protagonisti della vita politica di un Paese bloccato per vent’anni, a partire da Silvio Berlusconi, che ha portato il Paese sull’orlo del default con uno spread record di 574 punti e che proprio nella nostra regione spera di risorgere politicamente. Noi non glielo consentiremo”.

Infine sul contestato episodio avvenuto all’ospedale di Albenga, nel quale ci sarebbero stati fischi nei confronti di Nino Miceli (che stava accompagnando proprio Raffaella Paita): “Una cittadina ha chiesto una informazione rispetto ai tempi di attesa, non ci sono stati fischi o polemiche, un clima cordiale con i medici, infermieri e pazienti. Smentisco che ci siano state proteste o altro” taglia corto il candidato presidente.

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