Abuso d'ufficio

Multe cancellate a Varazze, gip respinge la richiesta di sospensione del dirigente Caviglia

Il dirigente comunale di Varazze resta quindi in servizio: secondo la difesa se ci sono stati errori sono configurabili solo sotto il profilo amministrativo

Tribunale Savona

Varazze. E’ stata respinta la richiesta di misura interdittiva di sospensione per il dirigente comunale di Varazze Marco Caviglia, 61 anni, finito al centro di un’inchiesta per abuso d’ufficio.

La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che non ha accolto la richiesta di applicare la misura presentata nei giorni scorsi dal pm Cristiana Buttiglione. Questa mattina il funzionario comunale si è presentato davanti al giudice, ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo legale, l’avvocato Fabio Bruno Celentano, ha invece esposto una serie di osservazioni a proposito della richiesta di sospensione che, secondo la difesa, non era applicabile perché nelle contestazioni della Procura non si configurava il reato di abuso d’ufficio.

La tesi difensiva infatti ha sostenuto che, se ci sono stati degli errori, questi si possono configurare solo come responsabilità amministrative, ma non penali. Una lettura che è stata accolta anche dal gip che, per ora, ha escluso che ci siano responsabilità sotto il profilo penale.

L’ipotesi degli inquirenti è che Caviglia abbia fatto in modo che alcune multe elevate ad attività commerciali e bagni marini per occupazioni abusive del demanio, ma anche per le spiagge libere e i ripascimenti dell’arenile venissero “insabbiate” o applicate con sanzioni ridotte dagli uffici comunali. Secondo l’accusa il dirigente, vicesegretario comunale che si occupa di turismo e commercio, demanio marittimo, polizia amministrativa, contenziosi, avrebbe creato un danno per 15 mila euro alle casse dell’ente pubblico varazzino favorendo, di fatto, amici e conoscenti.

Una ricostruzione che è stata contestata dalla difesa che ha dimostrato come gli annullamenti riguardassero non solo imprenditori locali, ma anche cittadini stranieri. Un elemento che dimostrerebbe come non ci sia stata la volontà di favorire qualcuno in particolare.

Alla luce del rifiuto da parte del giudice di applicare la sospensione nei confronti di Caviglia, la vicenda sembra ridimensionarsi notevolmente rispetto alle notizie che erano trapelate la scorsa settimana quando in Comune a Varazze erano stati perquisiti gli uffici del dirigente. Insomma, con tutta probabilità, se effettivamente degli errori ci sono stati nell’annullare alcune sanzioni saranno riconducibili solo ad un profilo amministrativo.