Clima teso

Firme falsificate e Unione dei Comuni, scontro in Consiglio comunale a Pietra Ligure

Show di Carrara: battibecco con il Presidente del consiglio Bianchi e la maggioranza

Pietra Ligure. Un autentico ring, con  il consigliere comunale Mario Carrara nei panni del wrestler più aggressivo: battibecchi con il presidente del Consiglio comunale Bianchi e con il sindaco Dario Valeriani. E’ la sintesi del Consiglio comunale di questo pomeriggio a Pietra Ligure, iniziato alle 18.

Due i punti bollenti: la controversa Unione dei Comuni e, soprattutto, la vicenda delle presunte firme falsificate. L’episodio risale allo scorso 30 aprile, quando il presidente del Consiglio comunale Franco Bianchi, dopo aver convocato la seduta con al centro il recesso dall’Unione dei Comuni proprio in un giorno di assenza del consigliere Carrara, annullò la riunione del parlamentino pietrese ritenendo “non autentiche” le firme di alcuni consiglieri di minoranza sulla mozione, presentata da Carrara il 17 aprile, avente per oggetto le “Linee guida per la modifica delle competenze attribuite all’Unione dei Comuni, da tenersi da parte dei rappresentanti del Comune di Pietra Ligure”.

Sul “banco degli imputati” Mario Carrara, Carla Mattea e Anna Bonfiglio, i tre consiglieri la cui firma, secondo Bianchi, sarebbe stata fasulla (l’unica originale sarebbe stata quella di Giancarlo Cutturini). E proprio Carrara sul punto ha dato vita a un vero e proprio show, attaccando duramente il presidente Bianchi.

Interventi oltre il limite, con attacchi reciproci e botta e risposta (Bonfiglio ha anche presentato una mozione, respinta, per parlare oltre i 5 minuti consentiti) che hanno creato non poca bagarre tra maggioranza e opposizione: mentre i consiglieri di minoranza attaccavano, il sindaco Valeriani difendeva l’operato del presidente Bianchi (che incassava anche la stima della maggioranza) dalle accuse di essere “antidemocratico”.

Alla fine si è tornato a parlare di Unione dei Comuni, con la delibera sulla modifica della Statuto (propedeutica al recesso, modifica peraltro già approvata nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della Riviera delle Palme e degli Ulivi) che è stata approvata solo dalla maggioranza (9 voti), con il voto contrario di Carrara e Bonfiglio e l’astensione di Cutturini. Assente Carla Mattea, che già il 30 aprile era stata “additata” dal presidente Bianchi nel proprio verbale per le numerose assenze: la consigliera si è però difesa adducendo “gravi ragioni di carattere personale”.

La minoranza ha preso di mira la delibera, che anticipa quella effettiva sul recesso, accusando la maggioranza di volere una unione con i soli comuni della Val Maremola, proposta che era stata avanzata dalla stessa opposizione prima ancora dell’inizio dell’iter di fusione, “sprecando denaro” ha detto Cutturini, in riferimento alla perdita di risorse messe a disposizione della Regione. “Nessuno sperpero – ha ribadito Valeriani – Le cifre per i comuni si sono di molto ridimensionate e non sono ancora ben definite”.

Il primo cittadino pietrese ha voluto rispondere per le rime alle invettive dell’opposizione: “Credo che alla fine si tratti solo di polemiche pretestuose e prive di reale significato per il bene della comunità pietrese. All’Unione dei Comuni ci credo ancora: una strada non era percorribile e ne stiamo valutando un’altra… La minoranza ripete le stesse cose con grande teatralità, ma senza concludere nulla”.

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