Jobs act

Accordo Albergatori-sindacati sulla Naspi: “Va modificata, penalizza 300.000 lavoratori”

albergo chiavi

Provincia. Un accordo per il prolungamento delle fasi stagionali di attività e la salvaguardia dell’occupazione nel settore del turismo: lo hanno siglato nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil con Federalberghi e Faita.

Tra i punti dell’accordo il sostegno al reddito e l’avviamento di politiche attive e interventi concreti sulla formazione continua. Sindacati e associazioni di categoria hanno concordato sulla necessità di dover ridare slancio ad un settore importante, che occupa più di 1,5 milioni di lavoratori, con un picco nella stagione estiva di oltre 35% rispetto ai valori normali.

Le parti hanno inoltre richiesto che la nuova disciplina della dell’assicurazione sociale per l’impiego, la Naspi, venga modificata per consentire il mantenimento del sostegno al reddito, con un trattamento non inferiore a quello previgente. Il Jobs Act infatti, al capitolo Ammortizzatori Sociali, ha introdotto una penalizzazione (definita “iniqua” dai sindacati) per più di 300.000 addetti che svolgono un ruolo fondamentale per garantire adeguati standards di ospitalità ai visitatori del nostro paese.

I firmatari, inoltre, si impegnano a sviluppare congiuntamente un livello di interlocuzione con le istituzioni locali e nazionali, con l’obiettivo di avviare politiche attive di programmazione turistica in particolare per cercare di prolungare la durata delle fasi stagionali di attività.

“Questa firma è sicuramente un atto importante – è il commento di Cristiano Ghiglia, Cgil – che vede dalla stessa parte albergatori e sindacati in difesa di lavoratori ingiustamente penalizzati dalle nuove normative, che al contrario di quanto sbandierato tagliano tutele, partendo da chi vive strutturalmente e, non per scelta, già in condizioni di  forte precarietà”.

“Bisogna continuare a stimolare il Governo affinché modifichi una legge sbagliata, ripristinando condizioni minime di equità per tutti i lavoratori  stagionali – conclude Ghiglia – Diventa imprescindibile sviluppare e possibilmente condividere un percorso concreto anche nel territorio savonese”.