Plodio. Nonostante il suo rapporto di lavoro con l’Asl 3 prevedeva la clausola di esclusiva e di tempo pieno, esercitava anche come reumatologico in uno studio privato di Plodio, in Val Bormida. Per questo i giudici della Corte dei Conti della Liguria hanno condanno l’ex direttore del distretto sanitario del Ponente, Massimo Blondett, al risarcimento di 51.000 euro per danno erariale.
Il medico era stato citato in giudizio dalla procura contabile perché accusato di aver esercitato la libera professione quando il suo contratto lavorativo prevedeva l’obbligo di esclusiva.
Secondo l’accusa, il medico, dal 2005 al 2012, il medico esercitava anche come reumatologico nello studio privato valbormidese.
Per la procura contabile, la violazione dell’obbligo di esclusa comporta il danno erariale richiesto. La difesa ha sempre respinto duramente le accuse, sostenendo che Blondett aveva sempre svolto regolarmente e proficuamente il suo lavoro di direttore del distretto sanitario e che la sua attività di libero professionista era sporadica e fuori dall’orario di lavoro.
I giudici della Corte dei Conti hanno però sottolineato come il medico abbia “scientemente e consapevolmente svolto durante l’incarico esclusivo e a tempo pieno di direttore del distretto sanitario attività libero professionale retribuita, con lo stesso incompatibili”.