Dego. “Se mi dai 200 euro chiudo un occhio e non ti faccio l’alcoltest”. Sarebbe questa la proposta fatta ad un automobilista sorpreso al volante in evidente stato di ebbrezza che è costata il rinvio a giudizio ad un poliziotto allora in servizio nella Stradale di Carcare.
L’episodio contestato risale al 12 giugno del 2012 quando l’agente Carmelo Sticchi aveva fermato a Dego un uomo che si era messo alla guida dopo essere appena uscito da un bar. A quel punto, secondo l’accusa, essendosi accorto che l’automobilista era alticcio, il poliziotto senza farsi vedere dal collega di pattuglia gli avrebbe proposto di pagare una somma di denaro per evitare il controllo. Un invito che il conducente della vettura avrebbe rifiutato: in effetti era stato sottoposto al test dell’etilometro risultando positivo (con un valore di 1,8 g/l) con tutte le relative conseguenze penali.
L’automobilista però aveva poi denunciato l’accaduto e nei confronti di Sticchi era scattata l’indagine della Procura culminata con il rinvio a giudizio disposto dal gip Fiorenza Giorgi.
Sticchi, che è difeso dall’avvocato Mario Iavicoli, era già finito nei guai per un episodio simile tanto che alla fine del giugno 2012 era finito agli arresti domiciliari con l’accusa iniziale di concussione per aver incassato cento euro da un automobilista per il pagamento di una sanzione da 39 euro. Vicenda per la quale nel febbraio del 2013 il poliziotto, che nel frattempo è stato trasferito dalla sezione di Carcare, aveva patteggiato un anno di reclusione dopo che il reato era stato derubricato in “induzione indebita a dare o promettere utilità”.