Savona. Due colpi in 24 ore, ma a quanto sembra ad opera di due diversi rapinatori. A un giorno di distanza da quello alla farmacia Fascie di via Boselli a Savona, è toccato a quella di Lavagnola: ieri intorno alle 17.30 un uomo, alto circa 1 metro e 75, di carnagione scusa, un un cappuccio calato sulla testa ed occhiali da sole, è entrato nella farmacia di via Crispi intimando alle due dottoresse in quel momento presenti di consegnargli i soldi.
Per dare forza alla minaccia, una mano all’interno di un marsupio, a suggerire la presenza di un’arma. Arma che non è mai stata estratta, ma le dottoresse hanno preferito non rischiare. L’uomo ha quindi afferrato il denaro, circa 400 euro, e si è velocemente allontanato a piedi lungo via Destefanis.
Un’azione durata pochi secondi, sulla quale ora indagano le forze dell’ordine. Un ruolo chiave potrebbero averlo le telecamere di sicurezza, che hanno immortalato il bandito: secondo quanto trapelato l’uomo delle immagini potrebbe non essere lo stesso che martedì aveva rapinato la farmacia di via Boselli. In quel caso il rapinatore è stato descritto come un uomo di circa 35 anni, molto robusto e probabilmente italiano, ed aveva agito a volto scoperto, particolare che lascia presupporre che non sia savonese. L’uomo che ieri ha rapinato la farmacia di Lavagna, invece, ha agito a volto quasi coperto (da cappuccio e occhiali), e non corrisponderebbero nemmeno la corporatura e il colore della pelle, più scuro.
Non è la prima volta che le due farmacie vengono rapinate. Entrambe, infatti, erano finite nel 2013 nel mirino di Nicola Russo, il rapinatore seriale che aveva colpito anche alla farmacia “Alla Torretta” e “Padovani” (nella foto, uno dei colpi). Arrestato dalle forze dell’ordine, qualche mese fa è stato condannato a quattro anni e dieci mesi di reclusione (con il rito abbreviato).