Liguria. “Se l’obiettivo è quello di far perdere me e in questo modo attaccare di rimbalzo Matteo Renzi, il candidato su cui puntare è quello della destra, Toti. Ma non ci riusciranno. Perché io vincerò. Renzi mi ha detto di tirare dritto con coraggio e di essere me stessa. Di concentrarmi sulla Liguria”. Parole forti pronunciate e scritte da Raffaella Paita, assessore uscente e candidata alla presidenza della Regione Liguria al posto di Claudio Burlando.
A poco più di un mese dal voto, la scena politica, s’infiamma e i toni ora si fanno più accesi. Secondo i sondaggi del Pd nazionale la quarantenne spezzina è in vantaggio, ma di poco più di 4 punti su Toti, che apre la sua campagna elettorale a Genova.
Paita viene accreditata del 33,5% dei consensi, 3,2 punti sotto la quota (36,7%) alla quale dovrebbe attestarsi il Pd, alleato con la lista civica intestata alla candidata presidente (0,7%), mentre va scorporato l’1,3% della Lista Capaci-Capurro che nel frattempo si è ritirata, a causa del rifiuto di Paita di garantire un posto in listino all’ex sindaco di Rapallo, Armando Ezio Capurro.
Lo scarto deriva dal voto disgiunto che consente di scegliere una lista e il candidato presidente di un’altra lista.
Secondo “Scenaripolitici.com” L’affluenza è stimata al 51%, risultato di circa 10 punti inferiore a quello del 2010. Sarà interessante comprendere se Toti risulterà altrettanto competitivo rispetto a Rixi, e lo capiremo al prossimo giro di sondaggi.
A livello nazionale invece i risultati sono molto diversi. Secondo il sondaggio Emg Tg La 7 Forza Italia è all’11,3%, la Lega Nord al 15,2%, mentre il Partito Democratico al 36,8%. Stabile il Movimento Cinque Stelle al 20.7% e SeL al 4,1%. Fratelli d’Italia al 5,1% e Alleanza Popolare, il partito nato da Udc e Ncd è al 2,8%.