Pietra Ligure. “L’iniziativa di un punto di raccolta mobile da posizionarsi in due centri della città, al fine di raccogliere i rifiuti ingombranti, reclamizzata dall’amministrazione pietrese e fatta passare come un sensazionale beneficio per i cittadini, in realtà non pare portare con sé tutti questi vantaggi visto che i rifiuti ingombranti spesso sono costituiti da mobili e componenti aventi dimensioni difficili da trasportarsi a cura di un privato con una semplice autovettura”. Così il Movimento Cinque Stelle di Pietra Ligure va all’attacco dell’amministrazione comunale che ha di recente presentato le novità in tema di rifiuti.
“Il servizio che è stato appaltato prevede comunque la raccolta presso il domicilio dei rifiuti ingombranti da parte della ditta e peraltro osserviamo che nel capitolato speciale d’appalto non vi è riferimento alla regoletta che il comune attraverso gli uffici diffonde, secondo la quale il limite massimo per i cittadini di rifiuti che è possibile conferire per ogni intervento debba essere di 3 pezzi” spiegano i grillini.
“Peraltro, tale limite con un unità di misura così imprecisa, non di tipo dimensionale, oltre a sembrarci un’indebita limitazione dà luogo ad inevitabili fraintendimenti sul significato di “tre pezzi”.
E sul sistema di telecamere mobili per scovare i trasgressori: “Una dichiarazione di intenti piuttosto pesante per i cittadini i quali, oltre ad essere già sorvegliati da una fitta rete di telecamere la cui utilità in caso di bisogno difficilmente permette l’identificazione dei soggetti, a causa di evidenti limiti nella risoluzione delle immagini, si troverebbero “sorvegliati” pure durante il conferimento dei rifiuti” aggiunge il M5S.
“Se il proposito di Fontana e dell’amministrazione è quello di installare altre telecamere mobili o addirittura in prossimità dei punti di raccolta dei rifiuti differenziati, siamo assolutamente contrari a simili pratiche di controllo che ricordano la Stasi nei periodi del muro di Berlino”.
“I cittadini pagano per questo servizio e pertanto hanno diritto di ottenere il servizio, senza sibilline presunzioni di colpevolezza che si vogliono indirizzare con l’intento di sorvegliarli e spiarli con delle telecamere mentre conferiscono i rifiuti…Piuttosto, il comune potrebbe promuovere delle campagne informative sui rifiuti cercando di instillare nei cittadini la giusta responsabilizzazione la quale, non dimentichiamolo mai, non deve trasformarsi in una presunzione di colpevolezza o in una traslazione di responsabilità: i rifiuti che i cittadini si trovano in casa dovuti ad imballaggi di carta e plastica sono diretta responsabilità dei produttori e delle industrie di imballaggi e spetterebbe a loro provvedere alla raccolta separazione e smaltimento! Ai cittadini si può soltanto chiedere di separarli oltre a farli pagare le tassa” conclude il M5S.