Paita indagata, martedì il colloquio coi pm: “Estranea alle contestazioni, sulle elezioni non mollo”

Genova. Non ha intenzione di mollare e martedì sarà davanti ai pm della procura di Genova per chiarire la sua posizione. Raffaella Paita è più che mai determinata a proseguire la sua corsa per le regionali del 31 maggio e l’avviso di garanzia emesso nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione dello scorso ottobre non sembra preoccuparla eccessivamente.

“Mi auguro che ci possa essere un chiarimento immediato perché penso ci siano le condizioni perché rapidamente si accerti che si è trattato di un’interpretazione sbagliata. Tuttavia questa vicenda ha ricompattato molto tutto il partito intorno a me”, ha detto la candidata alla presidenza della Regione Liguria nella sua prima uscita pubblica dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia.

“Il mio partito può contare sulla mia determinazione, sul mio coraggio, e sul fatto che io non mollo mai nemmeno quando la partita si fa difficile. Penso di averlo dimostrato in altre vicende e anche questa volta. Loro stati al mio fianco e io gli garantisco una tenuta caratteriale ed emotiva che ci condurrà verso una vittoria netta. Non ci limiteremo a vincere, vinceremo benissimo”.

Come detto, martedì Raffaella Paita sarà davanti ai pubblici ministeri Patrizia Ciccarese e Gabriella Dotto per chiarire la sua posizione: “Sono determinata a farlo nei minimi dettagli anche perché la questione è molto semplice. A me viene contestato un reato omissivo, reato che si sarebbe concretizzato solo se io avessi potuto determinare l’allerta, che al contrario non avrei potuto emanare nemmeno se lo avessi voluto. Sono convinta che sarà un’occasione per chiarire nei minimi dettagli una posizione di assoluta estraneità rispetto alle vicende che mi sono contestate”.

Alla domanda se ha paura di ripercussioni, Paita ha risposto convinta: “Non ho paura di ripercussioni sull’esito del voto anche perché sono certa di essermi comportata bene e anche perché sento il clima intorno a me. Questa vicenda è chiara a tutti: tutti hanno capito che si tratta di un errore di valutazione, poi starà a me dimostrare in tempi rapidissimi questa cosa”.