Renzi vuole mettere le mani anche sul fisco. Le mani del Governo sulla Agenzia delle Entrate e sulle banche dati informatiche delle Agenzie Fiscali! Dittatura!
Melgrati (Forza Italia): una sentenza della Corte Costituzionale ha delegittimato i Dirigenti. E intanto restano “bloccati” i rimborsi a favore dei contribuenti e una valanga di ricorsi contro avvisi di accertamento firmati dagli incaricati oggi delegittimati.
Una recente sentenza della Corte Costituzionale (la Sentenza del 27/03/2015) ha dichiarato incostituzionale la nomina a tempo dei funzionari incaricati come Dirigenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’organico dirigenziale era prima della sentenza di 1800 dirigenti di cui 600 di ruolo e 1200 incaricati. Lo fa saper il capogruppo in Regione di Forza Italia marco Melgrati, occupandosi una volta tanto di un tema di respiro nazionale. Questa denuncia è tesa a smascherare una situazione di stallo che colpisce prima di tutto i cittadini, già vessati da una tassazione iniqua e con aliquote e carico fiscale che sono superiori a qualunque altro paese in Europa, in un momento di crisi economica che penalizza l’economia, e con una ripresa che, diversamente dagli altri Stati dell’Unione Europea, non accenna a manifestarsi, nonostante i proclami del “parolaio incantatore di serpenti” Renzi.
La decadenza dei 1200 Dirigenti sta causando un importante rallentamento dell’attività dell’Agenzia, che riguarda anche i rimborsi a favore dei contribuenti, nonchè una valanga di ricorsi contro avvisi di accertamento firmati dagli incaricati. Nonostante ciò, da parte dell’attuale Governo non sembra esserci nessuna volontà di arrivare ad una rapida soluzione; basterebbe legittimare le nomine attuali. Forse il vero obiettivo del Governo è un altro: la stampa specializzata (Italia Oggi del 25/04/2015) riporta che nel disegno di legge Madia riguardante la riforma della pubblica amministrazione il Governo attuale vorrebbe spostare il centro di vigilanza delle agenzia fiscali dal ministero dell’economia alla presidenza del consiglio quindi sotto il diretto controllo del premier. Fino ad oggi l’agenzia è relativamente autonoma perchè il Ministero dell’Economia le assegna per convenzione gli obiettivi fiscali che il Governo intende perseguire, ma l’Agenzia è poi autonoma nello svolgimento dell’attività amministrativa necessaria al raggiungimento degli stessi.
Viene da domandarsi:
1) considerati gli efficaci strumenti investigativi di cui è dotata l’agenzia è un caso che la sentenza sia stata emessa subito dopo la caduta del segreto bancario con Svizzera, Montecarlo… conseguenti accertamenti su personaggi illustri di una appartenenza politica finora mai toccata, soldi in nero pagati nelle feste dell’Unita’… e altri nominativi in procinto di uscire?
2) e’ possibile che la sentenza prima e poi lo stallo nella soluzione dei problemi che la stessa fa sorgere siano mirati a reclutare con concorso o senza Dirigenti disposti a sostenere la riforma Madia ?
3) E’ possibile che il Governo attuale di sinistra dell’ uomo solo al comando Renzi voglia garantirsi oltre al presunto controllo dell’attività della Magistratura anche quello dell’attività delle Agenzie Fiscali? In questo caso, se dovesse passare la iniqua riforma delle legge elettorale “Italicum”, definita illegittima da tutte le opposizioni, e anche da parte della maggioranza che sostiene il Governo, la sinistra manterrebbe questo controllo chissà per quanti anni; avrebbe il controllo diretto delle banche dati delle agenzie fiscali e potrebbe farne l’uso che più gli conviene, per “dimenticarsi” di accertare gli amici degli amici e colpire i “nemici” politici ed economici. Questi sono poteri tipici di una dittatura.
Questo in un momento dove la pressione fiscale è ai massimi livelli, la ripresa stagna, i tagli ai Comuni con il fondo di solidarietà sono saliti in maniera esponenziale, costringendo i Sindaci a tagliare anche servizi essenziali, quali asili nido, contributi sul sociale, contributi agli affitti per i meno abbienti, e ad azzerare gli investimenti sul territorio, conclude il capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati; è questo che veramente vogliamo?
Comunicato Stampa