Cairo Montenotte. Ha preso il via alle 7.30 il presidio dei lavoratori di Italiana Coke davanti allo stabilimento di Bragno. La protesta è stata organizzata dall’Rsu e dagli altri sindacati di categoria preoccupati per lo stallo in cui versa la vertenza che riguarda i dipendenti e, in ultimo, dal mancato pagamento della mensilità di marzo.
“Le motivazioni avanzate dalla direzione sia verbalmente sia per lettera del 28 aprile e la strategia individuata dalla direzione e proposta sino ad ora non ci convince e resta forte la preoccupazione dei lavoratori sul futuro del sito produttivo e sui livelli occupazionali”, sottolineano i sindacati.
Pertanto con il mandato ricevuto nell’assemblea dei lavoratori del 23 aprile Rsu e sindacati hanno confermato per oggi uno sciopero di 8 ore a partire dalle 6 e il presidio davanti allo stabilimento di Bragno.
“Abbiamo ottenuto il nostro scopo – spiega Tino Amatiello dell Filctem Cgil – Questa mattina nessun lavoratore ha varcato i cancelli e i camion sono rimasti fermi (e lo resteranno per 24 ore). Ciò ha impedito anche che venisse completato il carico di una nave nel porto di Vado, che quindi dovrà restare ferma in rada un giorno in più”.
“Con questa protesta – aggiunge – volevamo dare un segnale forte all’azienda, che ultimamente latita. Abbiamo già preparato una lettera da mandare al ministero per lo sviluppo economico e al ministro Guidi nella quale facciamo presente come le azioni intraprese dall’azienda per risolvere la vertenza sia insoddisfacenti. Inoltre, visto che in Europa quello del carbone è un settore strategico e questa è la cokeria più grande d’Europa, chiediamo anche di mettere in atto tutte quelle iniziative necessarie a fare in modo che l’Italiana Coke diventi uno stabilimento strategico per il continente“.
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