Savona. “Una foto per cambiare”. E’ il titolo del convegno organizzato sabato 18 aprile, dalle 10 alle 12, nella Sala Rossa del Comune di Savona dall’associazione Telefono Donna Centro Antiviolenza di Savona in collaborazione con l’associazione White Dove di Genova.
“Il progetto nasce da una collaborazione con l’Associazione White Dove che si occupa di aiutare gli uomini autori di violenza nelle relazione affettive attraverso l’ascolto ed il sostegno per raggiungere il cambiamento. La novità sta nel desiderio di confronto tra una Associazione che si occupa di aiutare prevalentemente donne che subiscono violenza e un’altra che si occupa di uomini maltrattanti” spiega il presidente di Telefono Donna Luciana Nanni.
Quello di sabato sarà un momento di comunicazione con brevi interventi dei professionisti dell’Associazione e la partecipazione di alcuni testimonial savonesi. “Il messaggio che passeremo sarà quello del cambiamento di atteggiamento nei confronti della violenza sulle donne” spiegano gli organizzatori.
“Il progetto si propone di sensibilizzare la Cittadinanza sulla tematica della violenza sulle donne, coinvolgendo direttamente gli uomini, i mariti, i padri, per trovare una nuova definizione del rapporto tra uomini e donne in ogni ambito. Con questa prospettiva, scendiamo in campo contro la violenza sulle donne, perché ci teniamo molto a sottolineare che la stragrande maggioranza degli uomini è decisamente contraria e si schiera con le proprie mogli, madri, figlie, sorelle” precisano i promotori dell’iniziativa.
Il secondo obiettivo è di diffondere l’esistenza di Centri che attuano programmi per uomini autori di violenza ai quali ci si può rivolgere. Attualmente sono circa 15 in italia, la maggior parte dei quali sta lavorando in rete. “A Genova, il Progetto Lato Oscuro di White Dove è attivo dal 2011, come risposta a questo bisogno forse ancora poco nominato ma centrale: l’ascolto e il sostegno per il cambiamento degli uomini autori di violenza nelle relazioni affettive”.
Il terzo obiettivo è raccontare l’esperienza del Progetto “Una Foto per Cambiare” e proseguire una riflessione sul linguaggio che si usa per parlare del tema della violenza. “E’ qualcosa che si può fare nella propria vita quotidiana e che segna alcuni passi avanti nel modo di affrontare questo argomento” concludono dalle due associazioni.