Albenga. Sarà completo entro stasera il murales sul Giro d’Italia che ha preso forma in questi giorni grazie ai ragazzi del Liceo Artistico. Verrà consegnato alla città il 7 maggio, con una piccola cerimonia di inaugurazione alle ore 18 a cui parteciperà il figlio di Gino Bartali.
Entusiasta il vice sindaco Riccardo Tomatis:“La cosa che mi ha fatto più piacere è stata vedere i giovani del liceo artistico lavorare con entusiasmo alla realizzazione di un’opera di street art, coordinati dagli insegnanti e dagli artisti di ‘orticanoodles’. La città ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, e molti albenganesi già si stanno recano ad ammirare la realizzazione dell’opera in una zona che, ci auguriamo, grazie a questo lavoro possa essere valorizzata”.
Lo scopo, aggiunge il vicesindaco, è anche quello di dare colore e migliorare una parte della città, nonché far conoscere ai giovani la storia del ciclismo attraverso i volti dei grandi campioni, dipinti con un’espressione che trasmette lo sforzo e la sofferenza necessari per arrivare alla vittoria. “L’evento rappresentato dal Giro si è trasformato quindi anche in uno spunto per la realizzazione di un’opera d’arte che rimarrà nel tessuto urbano della città e che potrà diventare un’attrazione turistica”, ha concluso Tomatis.
“Abbiamo fatto un’opera di arte pubblica – racconta Walter, in arte ‘Wally’, del collettivo Orticanoodles – nel contesto urbano intervengono tanti tipi di linguaggi: il nostro è prettamente popolare e tende ad includere tutti quanti, perché questo tipo di espressione è rivolto a tutti, non è codificato. L’opera nasce dalla richiesta del comune al liceo di realizzare un’opera che ricordasse l’evento della partenza del Giro: abbiamo pensato di fare un lavoro sulla memoria storica del Giro, e così è nato il ritratto di questi otto ‘grandi’. E non temo che il murales possa poi essere ‘sporcato’ da qualche tag: generalmente questo tipo di espressione fa da deterrente, perché si tende a non andare con le semplici tag sulle cose complesse. Quindi questo è anche un ottimo metodo per fare riqualificazione”.
“Il Murales è fantastico – chiosa il consigliere alle politiche giovanili Camilla Vio che ha partecipato attivamente alla costruzione del rapporto tra comune e Liceo Artistico – Sarà il Murales dei ragazzi che si riappropriano di parti della città tristi o grigie restituendo colore, allegria e creatività”.
“E’ un bell’effetto – conferma Ilaria, una delle studenti al lavoro – perché ho partecipato a una cosa che rimarrà, a un ricordo… quando un giorno passerò coi miei nipoti, se ne avrò, potrò dire di aver partecipato anche io a quest’opera d’arte. Poi è anche un’esperienza significativa perché penso a mio nonno, che è appassionato di ciclismo… è una cosa emozionante”.