Savona. In centro, ma anche in periferia. A Savona è emergenza ratti. Topi che si fanno vedere nelle vie, piazze, parchi e giardini pubblici, vicino ai negozi a pochi passi dal centro. Succede nella Vecchia Darsena ma anche in via Famagosta, in corso Ricci, nella parte bassa del tribunale di via XX Settembre, in corso Colombo in prossimità della foce del Letimbro.
Gli ultimi “incontri ravvicinati” con i terribili roditori di città sono avvenuti a Legino non lontano dalla stadio comunale. “Topi particolarmente aggressivi e affamati”, segnala Graziano Torre, che abita in quel quartiere alla periferia della città.
L’invasione dei ratti, in città ma anche nelle frazioni, è strettamente legato alle precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versano fiumi, torrenti e rii cittadini. Ma non solo. “La colpa è anche degli incivili e dei maleducati – fanno sapere dal Comune – di quella gente, cioè, che subito dopo che è passato il mezzo della nettezza urbana a, deposita dentro e spesso fuori da cassonetti e bidoni per l’immondizia i suoi rifiuti. Soprattutto avanzi di cibo o alimentari che attraggono, inevitabilmente, i topi”. Ed ecco allora l’accorato appello a tutti i savonesi affinché rispettino orari e modalità di conferimento. “Soltanto così possiamo evitare questo tipo di problemi…”. Altro invito viene rivolto agli amministratori di condominio affinché prestino la massima attenzione al fenomeno, pianificando e organizzando interventi costanti di derattizzazione”.
Va anche detto che il Comune svolge regolarmente l’opera di derattizzazione e disinfestazione delle aree pubbliche dove viene segnalata la presenza di ratti. Il servizio di derattizzazione viene effettuato da Ata con frequenza quadrimestrale: ancora la scorsa settimana è stato fatto un intervento straordinario, a seguito di specifiche segnalazioni, nei vicoli del centro storico, con la posa di nuove esche. E nuovi interventi sono previsti per la prossima settimana, estendendo i controlli anche ad altre zone della città. “La popolazione murrina risulta sotto controllo – fa sapere Ata – e costantemente monitorata. La Società effettua quotidianamente controlli e verifiche su oltre 90 rat box presenti sul territorio comunale”.
Secondo l’Anid (associazione nazionale delle imprese di disinfestazione) l’emergenza ratti nelle città sarebbe anche colpa della crisi. “Senza prevenzione, tagliata da molti comuni e enti pubblici per ragioni di budget, aumentano a dismisura i casi di infestazione, il che comporta un aggravio dei costi del 35-40% – fanno sapere – con l’arrivo del freddo, i ratti cercano riparo nei luoghi chiusi, diventando indesiderati ospiti di edifici come scuole e ospedali”.