Savona. Sorgono come i funghi. Dove c’è una villetta c’è un bed and breakfast. Dove c’è un appartamento ecco che appare un bel cartello con la scritta “affittacamere”. E spesso si tratta di attività estemporanee e prive di autorizzazioni e quindi abusive. La denuncia, forte e convinta, arriva dall’Unione Provinciale Albergatori di Savona.
La categoria teme di subire “una sorta di concorrenza sleale”. Perché come spiega Carlo Scrivano, direttore dell’Upa “oltre ad avere, quando sono legali, una fiscalità agevolata, riescono ad evadere, nei casi di attività abusiva, tutto. Anche per i turisti soggiornare in un albergo è sinonimo di certificazione e di qualità del prodotto. Spesso si sceglie la vacanza sul web con offerta da supermercato salvo trovarsi poi amare sorprese una volta arrivati a destinazione”.
Il problema dell’abusivismo non è del singolo, ma è un “sistema” che ora sembra proliferare a dismisura. E così l’Unione degli albergatori parla di “concorrenza sleale” e di “violazione delle norme per la sicurezza pubblica. Chi non è in regola sfugge al mercato, non paga le tasse e non offre alcuna garanzia al turista e causa danni anche per la stessa immagine del territorio. Tale situazione – sottolinea Scrivano – comporta evidenti e notevoli danni economici sia come danno emergente che come lucro cessante”.
E poi ecco puntare l’indice verso i controlli. “Si chiede tutela per la categoria oltre che per l’immagine dell’intero comparto turistico che è calpestata dagli avventurieri di turno. Gli albergatori pagano le tasse e sono regolamentati con norme severe e questo il turista non deve dimenticarlo”.