Genova. Abbracci e pianti liberatori con i propri cari, dopo i momenti di ansia e terrore. “Non vedevo l’ora di arrivare a casa. Ero fuori, ci hanno fatto scappare, ma sentivamo gli spari alle nostre spalle. In quel momento pensavo solo ai miei genitori”, racconta Sara, la ragazza genovese che ha vissuto sulla pelle la tragedia.
Sono atterrati all’aeroporto di Genova i circa 130 passeggeri della Costa Fascinosa, che hanno deciso di rientrare anticipatamente dal viaggio dopo l’attentato terroristico avvenuto mercoledì al Museo del Bardo di Tunisi.
Una quindicina di questi sono stati direttamente coinvolti nella tragedia, ma anche gli altri non se la sono sentita di proseguire la vacanza e quindi hanno deciso di prendere uno dei voli charter messi a disposizione da Costa Crociere per rientrare prima del tempo.
“Noi eravamo già rientrati sulla nave, ma non ce la sentivamo di rimanere in vacanza”, raccontano altri. “Ero nelle vicinanze del museo e abbiamo sentito gli spari e l’istinto ci ha portato a metterci al riparo”. Tante testimonianze delle tragedia. “Stavano per entrare, ma per fortuna eravamo ancora fuori”.
Alcuni, invece, non se la sentono neppure di parlare, soprattutto i torinesi. Tutti sono visibilmente provati e non vedono l’ora di tornare a casa e di cercare, anche se non sarà facile, di lasciarsi alle spalle questo terribile incubo.












