Albenga. Insultati e talvolta anche minacciati. I pescatori con canna e lenza ad Albenga non sono graditi. O meglio non lo sono dagli stranieri che spesso stazionano lungo la scogliera di viale Che Guevara tra Albenga e Ceriale. “Fare questo hobby è diventato purtroppo anche pericoloso e alla mia età ho anche un po’ paura che mi possa succedere qualcosa di grave. All’alba, così come alla sera, incontri brutti ceffi: persone che bivaccano tra gli anfratti e che fanno i loro bisogni come se nulla fosse sotto i cavalcavia della linea ferroviaria. Se solo alzi la voce questi ti rispondono in malo modo”, racconta un anziano pescatore che ogni mattina si diletta con la sua vecchia canna a tirare su qualche pesce in quel tratto di mare.
Una situazione difficile di cui è stato informato anche il sindaco di Zuccarello Stefano Mai. “Pare che nel tratto di mare tra Albenga e Ceriale non si possa più andare a pescare di sera perchè si è costantemente molestati da personaggi ubriachi. Mi sta venendo una smisurata voglia di andare a pescare proprio lì. Chi viene con me?”.
Insomma il primo cittadino del paese dell’entroterra, insieme ad altri amici e amministratori, vuole vederci chiaro. Parlare di ronde forse è improprio, ma di certo nei prossimi giorni una squadra di persone caleranno lungo la scogliera per capire se davvero sia stata presa o meno d’assalto dai “barbari” che molestano i vecchietti con lenza e canna da pesca.