Genova. Slitta l’inizio del nuovo processo in Corte d’Appello per Arjan Quku, l’albanese che era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Roberto Siri, l’artigiano edile di Cengio ucciso a calci all’alba del 2 febbraio 2008 nel parcheggio davanti all’ospedale di Cairo.
Questa mattina a causa dell’impedimento di uno dei giudici della Corte d’Assise genovese il processo è stato rinviato al prossimo 10 aprile. Quku, che questa mattina era presente in aula, era stato condannato (nei tre gradi di giudizio) mentre era latitante e di conseguenza, dopo essere stato catturato, aveva chiesto un nuovo processo. La Corte Suprema aveva accolto l’istanza del suo legale, l’avvocato Antonio Genovese, e Quku era stato riammesso nei termini per l’Appello che doveva iniziare questa mattina.
L’arresto di Arjan Quku risale al febbraio del 2013: la gendarmeria francese lo aveva fermato a Chambery per un controllo e, dopo una serie di accertamenti, grazie alle impronte era emerso che il suo nome era collegato ad un mandato di cattura internazionale per omicidio.
Per il delitto Siri, oltre a Quku, erano stati condannati (in terzo grado) a 21 anni e 2 mesi Samuel Costa (che avrebbe preso parte al pestaggio) e rispettivamente a 16 e 12 anni di reclusione Orges Goxhaj e Ervin Zela, questi ultimi due accusati di concorso anomalo nel delitto: non presero parte al pestaggio ma avrebbero dato ausilio ai propositi omicidi di Quku.