“Albenga è diventata invivibile”. Questo il grido d’allarme lanciato da un residente, che ha deciso di documentare con foto e video la difficile situazione di piazza Trincheri, nella zona dell’ex ospedale.
Spaccio, risse, danni alle auto in sosta: il Lungocenta è, ormai da tempo, la zona preferita da un certo tipo di extracomunitari che, da quelle parti, “lavora” e passa il tempo. Tra un cliente a cui vendere droga e quello successivo, a volte ci scappa anche la discussione con qualche connazionale: e chi ne fa le spese sono i residenti.
Nelle immagini riprese nei giorni scorsi dal lettore, si intravede nel buio l’ennesima colluttazione tra alcune persone. Impossibile per chi vive in zona conoscere le ragioni delle varie discussioni, a meno di non comprendere la loro lingua: ma che si tratti di temi importanti, di cose futili quanto le nostre diatribe calcistiche, o di discussioni legate all’aspetto “lavorativo” (come la suddivisione delle zone di spaccio), l’esito è sempre lo stesso, notte in bianco e preoccupazione che cresce.
Perché da quelle parti ci vivono famiglie “sane”, italiane e straniere, in abitazioni regolari e con occupazioni oneste. Persone che hanno figli costretti a vedere certe scene ogni giorno; persone che hanno risparmiato per comprare l’auto, quell’auto che ora non si fidano più a parcheggiare lì.
I Carabinieri sono ammirevoli, lottano ogni giorno contro un fenomeno che, spesso, pare più grande di loro: gli arresti sono praticamente quotidiani, ed altrettanto quotidiane le scarcerazioni nel pomeriggio. I militari, dimostrando grande professionalità e attaccamento al servizio, insistono e continuano imperterriti a pattugliare le vie ogni giorno, catturare spacciatori e mandarli davanti al giudice: troppo spesso però è capitato di dover acciuffare lo stesso marocchino per tre volte in un mese prima di vedergli finalmente fare qualche giorno in cella.
Loro, i carabinieri, non mollano (e per averne conferma basta leggere l’elenco degli articoli qua sotto, riferiti agli ultimi 5 mesi); ma i residenti potrebbero farlo presto, partendo verso “altri lidi” e lasciando la zona ell’ex ospedale definitivamente in mano alla malavita.