Liguria. “Da un Consiglio regionale a guida Pd, che ha già dato ampiamente prova di cosa sia capace in campagna elettorale, e’ difficile aspettarsi provvedimenti a favore dei servizi pubblici, ma l’ultimo atto della giunta Burlando, prima del suo fine mandato, supera ogni limite e arriva dritto come un pugno nello stomaco dei cittadini che già ora affrontano percorsi ad ostacoli per vedere garantito il diritto alle cure”. Così il sindacato Usb Sanità va all’attacco della nuova norma regionale sui primari, al centro del dibattito politico regionale e sanitario.
“Il Consiglio regionale, maggioranza e opposizione insieme, con la legge approvata martedì 17 febbraio, garantisce ai primari degli ospedali pubblici la libertà di fare attività privata, facendo cadere il vincolo dell’esclusività e permettendo loro di poter lavorare e operare sia negli ospedali pubblici che nelle cliniche e negli studi privati, anche fuori regione e senza il controllo delle Asl”.
“Una sanità pubblica sempre più sotto attacco grazie ai continui tagli di risorse, di posti letto, con ticket che aumentano a dismisura e con strutture pubbliche privatizzate ed esternalizzate, con operatori sanitari che vedono il loro contratto fermo dal 2007, il blocco delle assunzioni e del turnover, i turni massacranti e che, grazie alla legge Fornero, sono costretti ad andare in pensione a 70 anni!”.
“A cosa pensano i valorosi consiglieri regionali liguri per migliorare la sanità? Ai primari di strutture pubbliche che hanno stipendi medi di 180 mila euro e che con questa legge potranno arricchirsi ulteriormente a spese dei cittadini e di quel che resta della sanità pubblica. Non bastasse l’intramoenia – la possibilità per medici assunti in ospedali pubblici di poter fare visite a pagamento negli stessi locali dell’ospedale – diventata la vera causa dell’allungamento dei tempi delle liste d’attesa e non la sua soluzione, adesso anche una legge infame, che rende sempre più forti i forti e sempre più deboli i deboli privandoli di un servizio pubblico fondamentale”.
“Ma non finisce qui! Usb si opporrà con tutti i mezzi a disposizione per garantire il diritto alla salute dei cittadini e condizioni di lavoro e salario dignitosi per i lavoratori pubblici”.