Cronaca

Maltrattamenti Vada Sabatia, “messa alla prova” per uno degli operatori arrestati

Savona. Reato derubricato da maltrattamenti in violenza privata e via libera alla definizione del procedimento attraverso la “messa alla prova”. E’ l’esito del processo ad uno degli operatori coinvolti nell’inchiesta sui maltrattamenti alla Rsa Vada Sabatia di Vado Ligure, Andres Brian Zegarra Flores, ventenne peruviano.

I difensori del ragazzo, gli avvocati Amedeo Caratti e Massimo Badella, non avevano scelto la via del patteggiamento preferendo quella del rito ordinario. Per Zegarra era stato disposto il giudizio immediato e, alla prima udienza, nell’ottobre scorso, i legali avevano avanzato la richiesta di messa alla prova che questa mattina è stata accolta. Il processo è stato quindi sospeso in attesa che l’imputato completi il percorso “di recupero” che gli consentirà di estinguere il reato.

Il “probation” è un’istituto introdotto nel penale dallo scorso aprile (Legge 67/2014) e che permette appunto di estinguere il reato attraverso “condotte riparatorie volte all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, ove possibile in misure risarcitorie del danno, nell’affidamento dell’imputato al servizio sociale e nella prestazione di lavoro di pubblica utilità”.

A Zegarra, che nell’aprile 2014 era finito agli arresti domiciliari, la Procura attribuiva due episodi di maltrattamento contro i pazienti. Un’accusa che il ragazzo aveva contestato duramente fin da subito negando di aver mai avuto condotte violente contro gli ospiti della struttura.