Murialdo. Un viaggio di 1853 chilometri da Savona a Marginea, un piccolo paese della provincia di Suceava, al confine con l’Ucraina e la Moldavia. Il feretro di Ion Mihalescu, morto a 42 anni a Murialdo, in Val Bormida, è arrivato nella sua città natale a 300 chilometri da Bucarest, in Romania.
Il paese dell’entroterra savonese è riuscito nella sua impresa: raccogliere i fondi necessari per aiutare la famiglia e quindi far rimpatriare la salma nell’Europa dell’Est. Una storia di buona integrazione e di amore iniziata la settimana scorsa quando Ion, che a Murialdo tutti conoscevano con il nome di Giovanni, muore stroncato da un improvviso malore nella sua abitazione in borgata Piano.
Per salvargli la vita, nel cuore della notte, avevano tentato l’impossibile i militi della Croce Verde. Per sei volte hanno tentato di rianimarlo col defibrillatore ma senza successo. Allo stesso modo hanno provato anche il medico e l’infermiere del 118. Un dramma che ha colpito la moglie di Giovanni e i suoi tre figli di 13, 17 e 20 anni.
Dramma che alla fine ha coinvolto tutto il paese. Giovanni, artigiano, arrivato dalla Romania tanti anni fa in cerca di fortuna in Italia, si era ben integrato con la comunità: partecipava assiduamente nell’organizzazione delle manifestazioni del paese. Ecco che la sua grande generosità è stata riconosciuta non solo dagli stessi militi della Croce Verde che quella notte hanno tentato di strapparlo alla morte, ma anche dai parrocchiani e dall’Avis e da Murialdo Corse.
Da mercoledì scorso è iniziata la grande mobilitazione: tutto il paese ha raccolto i soldi necessari per il rimpatrio della salma. Ed ecco una bella notizia di “non razzismo”, ma di perfetta integrazione: la famiglia di Giovanni che ha perso il suo punto di riferimento più importante non ha dovuto badare alle spese di trasferimento del feretro.
“Ci abbiamo pensato noi – dice Fabrizio Poggio, direttore dei servizi della Croce Verde – La macchina della generosità messa in moto a Murialdo è arrivata a destinazione. I soldi ci sono e martedì Giovanni è partito per la sua Romania”.





