Andora. E’ arrivato in udienza preliminare il procedimento che nasce dall’inchiesta della Procura di Savona sul raddoppio ferroviario tra Andora e San Lorenzo al Mare. Una vicenda per la quale il pm Chiara Maria Paolucci aveva chiesto il rinvio a giudizio di sette persone e di due aziende che erano impegnate nei lavori, la Ferrovial Agroman e la Cossi Costruzioni di Sondrio.
Questa mattina davanti al giudice Fiorenza Giorgi sarebbe emersa da parte di alcuni degli imputati (nel procedimento sono coinvolti in sette: Ignacio Botella Rodriguez, Renato Cossi, Francesco Esposito, Manuel Augusto Dias Texeira, Marco Missipipi, Juan Roche Garcia Santander e Guillermo Carlos Roldan Moya) l’intenzione di definire la loro posizione attraverso un patteggiamento e di conseguenza l’udienza è stata rinviata al prossimo aprile.
Al centro dell’inchiesta giudiziaria i conci irregolari e i materiali non conformi che sarebbero stati impiegati per il raddoppio della ferrovia. Il reato contestato è di frode nelle pubbliche forniture. La Procura nel corso dell’indagine aveva sequestrato tutti i materiali “non conformi” utilizzati nel cantiere.
Dalle verifiche nel cantiere, secondo gli inquirenti, erano emerse negligenze nella realizzazione delle gallerie, dove sarebbero presenti le borchie ma non i tiranti.