Cairo M. Resta difficile la situazione di Ferrania Solis a Cairo Montenotte. I sindacati denunciano una crisi che sembra non avere soluzione. Fumata nera per l’ultima trattativa sull’abbassamento del costo del lavoro per l’arrivo di una possibile nuova commessa, con le organizzazioni sindacali di categoria pronte ad accordarsi per la riduzione dell’indennità giornaliera.
“Alla fine l’azienda si è tirata indietro, a dimostrazione che le richieste a suo tempo fatte per ridurre il costo del lavoro e garantire continuità produttiva con nuove commesse era fasulla, una presa in giro” sottolinea il segretario provinciale della Filctem Cgil Tino Amatiello.
Al momento la produzione prevede una sola turnazione, con 72 lavoratori e impiegati attualmente in cassa integrazione straordinaria fino al novembre del 2015, con 8 ex dipendenti che hanno invece accettato la mobilità volontaria (inizialmente Ferrania Solis aveva indicato 48 esuberi).
“E poi? – si chiede Amatiello -. C’è il rischio concreto di vedere aperta una nuova procedura di mobilità collettiva. Questo management dovrà chiarire quali sono le vere intenzioni dell’azienda”.
“Permane la crisi del settore elettrico e la riduzione degli incentivi sul fotovoltaico, che non hanno portato quanto si sperava. Bisogna lavorare per trovare una prospettiva concreta sotto l’aspetto industriale e occupazionale e scongiurare così il pericolo dell’ennesima chiusura di un sito produttivo nel savonese” conclude l’esponente della Cgil.