Liguria. “Gli aiuti del Stato ai Comuni colpiti dall’alluvione non sono arrivati, o sono arrivati solo in minima parte”: a lanciare l’allarme sono i sindaci delle zone più colpite, tra cui Giorgio Cangiano, primo cittadino di Albenga.
Cangiano, in rappresentanza di tutto il comprensorio savonese, ha partecipato questa mattina alla conferenza stampa di Anci Liguria insieme al presidente Marco Doria (sindaco di Genova), ai suoi vice Roberto Levaggi (sindaco di Chiavari) e Rosario Amico (Serra Riccò) e a Michele Malfatti, primo cittadino di Mignanego, in rappresentanza dei piccoli comuni: obiettivo era quello di riportare l’attenzione sulla difficile situazione vissuta da quei paesi colpiti in modo più intenso dall’ondata di maltempo di ottobre e novembre.
Secondo l’associazione dei Comuni i fondi messi a disposizione dal Governo per gli enti locali liguri alluvionati sono stati “solo 20 milioni di euro in due tranche”. “Una somma assolutamente inadeguata – denuncia Doria – clamorosamente inferiore a quanto i Comuni hanno speso come somme urgenze. I Comuni non sono stati aiutati, se non in minima parte; i Comuni sono stati lasciati soli, non hanno potuto nemmeno spendere le loro risorse bloccate dai vincoli del Patto di Stabilità”.
L’Anci Liguria ha deciso quindi di chiedere al governo, tramite una lettera, l’esclusione dal Patto di Stabilità per i Comuni alluvionati, l’inserimento dei finanziamenti per i mutui per il risanamento idrogeologico nel programma “Italia Sicura”, ‘esenzione delle alienazioni di beni patrimoniali dal fondo di ammortamento per i titoli di Stato, un contributo a ristoro o in conto interessi per le imprese danneggiate dall’alluvione.
“Occorre che il Governo porti avanti misure adatte a far sì che i comuni possano intervenire, e porre in essere le opere strutturali necessarie – spiega il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano – perché viviamo ormai in una situazione di estrema emergenza. Il problema è che se non riusciamo ad intervenire in tempi brevi sulle aziende agricole colpite, queste tenderanno a non investire più: ed è triste vedere imprese che vanno avanti da generazioni titubanti a proseguire“.
Anci Liguria, inoltre, in collaborazione con la Regione Liguria che sta facendo l’istruttoria, si sta inoltre adoperando per l’inserimento dei finanziamenti relativi ai mutui per il risanamento idrogeologico con oneri a carico dello Stato nel programma “Italia Sicura”, in tema di dissesto idrogeologico, infrastrutture idriche ed edilizia scolastica, con l’obiettivo di favorire gli interventi di risanamento idrogeologico e ambientale per la messa in sicurezza del territorio, nonché la prevenzione dei rischi idrogeologici.
Per favorire la ripresa delle attività economiche nelle zone dei Comuni colpiti, infine, Anci Liguria aveva chiesto al Governo l’estensione del Fondo di garanzia alle piccole e medie imprese che hanno subito danni – su questo tema si è attivata la Regione Liguria attraverso i fondi dei Programmi Operativi Regionali, gestiti dall’Assessorato allo Sviluppo Economico -, e resta ancora senza risposta la richiesta di stanziare una spesa di 30 milioni di euro al fine di concedere agevolazioni, nella forma di un contributo a ristoro dei tributi locali o contributo in conto interessi, alle imprese danneggiate.