Val Bormida. Secondo una leggenda popolare, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono tiepidi, la bella stagione arriverà in ritardo. I valbormidesi, legati alla tradizione contadina, hanno quindi la speranza di vedere presto le gemme sugli alberi, viste le temperature rigide di questi giorni.
Ieri mattina, infatti, il termometro è sceso ben al di sotto dello zero termico, con punte fino a – 8 gradi. Oggi, 29 gennaio, è il primo dei tre giorni cosiddetti della merla, da sempre identificati come i più freddi dell’anno. Sempre i racconti leggendari, narrano di un esemplare femmina di merlo, allora dal piumaggio bianco, che proprio a fine gennaio, con i suoi cuccioli, si era riparata in un comignolo, da cui ne era uscita il primo febbraio dal manto nero. Come tradizione vuole, quindi, farà freddo, con la colonnina di mercurio in discesa.
Secondo le previsioni, l’ondata di gelo che investirà l’Italia si farà sentire con poca escursione termica, e anche le massime resteranno vicine allo zero. Dopo i “negozianti della neve” (Sant’Antonio, San Sebastiano e Sant’Agnese), che nei giorni scorsi hanno lievemente innevato l’entroterra ligure, in Val Bormida ora si spera in San Valentino, quando “tutte le arie dovrebbero girarsi in marino”.
Enrica Bertone