Finale Ligure. L’ottava edizione della Festa dell’Inquietudine non avrà luogo. Questa la notizia shock che arriva da Finale Ligure: la riviera perde così l’ennesima grande manifestazione, una delle poche, se non l’unica rimasta ad esclusione degli eventi sportivi.
I chiostri di Finalborgo, dunque, non ospiteranno più la cerimonia di consegna del premio “Inquieto dell’anno”, nato nel 1996 e che negli ultimi anni ha portato a Finale Ligure personaggi del calibro di Massimo e Milly Moratti, Don Ciotti o Renato Zero.
“E’ impossibile – spiega il presidente del circolo degli inquieti Elio Ferraris – pensare che un’associazione come la nostra si occupi da sola di tutto, per questo i compiti con la precedente amministrazione erano equamente divisi: noi ci occupavamo dell’organizzazione della festa, degli ospiti, dei contenuti; mentre il Comune si occupava di reperire i fondi necessari allo svolgimento della Festa”.
Ferraris, da inquieto quale è, parla facendo gli esempi di come gli altri comuni della riviera si organizzano per i grandi eventi: “Albenga organizza il giro d’Italia ma solo, come dichiarato dal sindaco, grazie all’intervento degli sponsor, privati e non, che l’amministrazione ha cercato e trovato. Idem a Savona dove se si svolgono un capodanno con Irene Grandi e una stagione teatrale sul Priamar è solo grazie agli sponsor che hanno risposto ad un appello del comune”.
“Anche a Finale negli anni scorsi funzionava così – continua Ferraris – invece quest’anno ci è stato garantito lo stesso stanziamento del 2014 ma alla nostra richiesta sugli altri fondi ci hanno detto di arrangiarci. Noi abbiamo provato, ma a parte la Fondazione Carisa non abbiamo trovato altro. Era impossibile chiedere i soldi alla Regione perché deve essere il comune a chiedere il contributo; lo stesso avviene con gli sponsor privati, era il comune a doversi muovere”.
Da qui la difficile decisione di gettare la spugna. “Quando ci siamo resi conto che non avremmo potuto organizzare una settimana di eventi, come negli anni precedenti, abbiamo proposto di svolgere una due giorni come contenitore della cerimonia del premio all’Inquieto, e il gallesio – accusa Ferraris – ma dal Comune ci hanno detto ‘allora vi riduciamo il contributo’. Visto l’atteggiamento abbiamo quindi deciso di rinunciare: per quest’anno impossibile trovare fondi e nuova location per svolgere regolarmente la Festa dell’inquietudine. Ma sicuramente la cerimonia del premio ci sarà – garantisce – e a breve diremo dove avverrà”.