Cronaca

Le lacrime di Tomaso, l’abbraccio dei genitori: “Ora aspettiamo solo che torni a casa” fotogallery

Albenga. In casa Bruno il telefono non smette di squillare; i messaggi di affetto arrivano via cellulare o via internet ininterrotti. Ovunque sorrisi e commozione per un incubo che sembrava infinito e che invece sta per concludersi. “Sono stati anni difficilissimi – spiega commosso il signor Luigi Euro, il papà di Tomaso – però ce l’abbiamo fatta. Adesso aspettiamo solo che torni a casa”.

Un abbraccio con la moglie e con gli amici e i parenti accorsi per stringersi alla famiglia e poi subito la mente rivolta ai prossimi giorni quando il figlio, in una prigione indiana dal 2010 e finalmente assolto dall’accusa di aver ucciso Francesco Montis, tornerà ad Albenga. “Ho ricevuto tantissimi messaggi – mostra il telefono la signora Marina Maurizio, mamma di Tomaso – anche da persone da cui non me li sarei mai aspettata. Un grande segno di solidarietà e di calore umano che abbiamo comunque sentito in questi 5 anni e che ci ha dato la forza di andare avanti. Ora aspettiamo solo di vederlo di nuovo qui in casa, di vedere di nuovo Tomaso che varca quel cancello”.

“Ringraziamo tutti: avvocati, ambasciata italiana e la giustizia indiana. Una grande festa per il ritorno di Tomaso? Chissà, vedremo, penso proprio di sì”.

Hanno mai dubitato che finisse così? “Alla sentenza Tomaso ha pianto, credo sia stato un pianto liberatorio anche per lui dopo moltissimi anni. Mio figlio – conclude il padre – aveva sempre detto che la verità sarebbe venuta fuori e noi lo abbiamo sempre pensato. Il contrario sarebbe stato un’ingiustizia enorme”.