Economia

I Verdi contro i grillini: “Sbagliato il referendum contro l’euro, serve cambiare le politiche neo-liberiste”

Gabriello Castellazzi, Finale

Savona. “Il Movimento 5 Stelle, che in Europa ha voluto l’alleanza con il movimento di estrema destra di Farage fautore del disfacimento dell’Unione Europea, sta raccogliendo le firme per un referendum finalizzato all’uscita dell’Italia dall’Euro. I Verdi europei, con 52 deputati, sono il quarto gruppo nel Parlamento dell’Unione e all’opposizione dell’attuale governo di Strasburgo, ma lavorano quotidianamente per il consolidarsi dell’Unione Europea non per la sua demolizione. Premessa l’impossibilità giuridica di rompere i vincoli europei per via referendaria, l’uscita unilaterale dell’Italia dall’Euro provocherebbe danni incalcolabili”. Così il portavoce provinciale dei Verdi savonesi Gabriello Castellazzi interviene sull’iniziativa dei grillini e la raccolta di firme per un referendum finalizzato al disfacimento dell’euro.

“Lo stesso “Centre of Economic Policy Research”, istituto che si avvale anche della consulenza del premio Nobel Stiglitz, dice che la neo-lira perderebbe il 40% del suo valore rispetto all’Euro; la svalutazione farebbe aumentare i tassi sul debito pubblico; il potere d’acquisto dei salari si ridurrebbe; le case e risparmi delle famiglie perderebbero valore; aumenterebbero i prezzi di tutti gli alimentari e dei beni di prima necessità; l’aumento delle materie prime farebbe salire i prezzi dei carburanti ecc.ecc” aggiunge l’esponente dei Verdi.

“I Verdi sono contrari al neoliberismo che questa Commissione Europea sta attuando. Lottano contro una politica economica che porta ad una crisi economico-sociale devastante e pensano che per uscirne sia necessario preservare l’unione monetaria con l’introduzione di eurobond finalizzati al rilancio dell’economia. I Verdi ritengono sia necessaria un’unione bancaria effettiva che sostenga un sistema comune di assicurazione per i depositi dei piccoli risparmiatori e venga attuata una gestione comunitaria dei debiti”.

“E’ indispensabile attuare una politica economica contro la cosiddetta politica di austerità che non ha portato rimedi ma ha aggravato i problemi. La politica, sostenuta anche dalla Lega Nord, che vuole la fine dell’ Europa e il ritorno alle frontiere dei piccoli Stati, può aprire nuovamente scenari di conflitti e divisioni con esiti imprevedibili” conclude Castellazzi.