Valbormida. “Quale gestione delle emergenze in Valbormida?”. A porre il quesito e divulgare le proprie riflessioni sul tema è il Meetup valbormidese.
“Siamo purtroppo consapevoli che oramai la situazione meteorologica condiziona pesantemente la vita dei cittadini – scrivono – Dopo le recenti alluvioni in riviera, ad ogni perturbazione in arrivo parte l’allerta meteo, e per pulirsi la coscienza o la responsabilità assistiamo alla lotteria delle chiusure scolastiche di cui i sindaci divengono i sorteggiatori. Nulla da eccepire, ma purtroppo non tutti i sindaci valbormidesi la pensano allo stesso modo o perlomeno pare non abbiano tutti la stessa sensibilità nel valutare l’emergenza, in quanto le chiusure avvengono ‘a macchia di leopardo’ e spesso inutilmente”.
“La situazione veramente grave che sfugge a molti, sindaci compresi, è la gestione dell’emergenza sanitaria in Valbormida durante questi eventi meteorologici e di allarme – è la critica del Meetup – Ci riferiamo all’ospedale di Cairo Montenotte il cui Pronto Soccorso, com’è noto, non esiste più come tale ma è stato declassato in maniera scellerata e miope a ‘Punto di Primo Intervento’. Un paio di settimane fa, in condizione di allerta meteo, con autostrada e il Cadibona chiusi, il Punto di Primo Intervento di Cairo ha dovuto sopperire alle funzioni di Pronto Soccorso vero e proprio essendo l’unica struttura sanitaria operativa e raggiungibile in valle in quel momento”.
“Fortuna ha voluto che non ci fossero casi di emergenza, i cosiddetti ‘codici rossi’ – fanno notare i grillini – ma sarebbe bastata anche una banale appendicite acuta per ritrovarsi in gravi difficoltà nel far fronte alla situazione, vista l’impossibilità di effettuare trasferimenti all’ospedale di Savona o Pietra Ligure. Di questa situazione nessuna autorità sanitaria (ASL2 e Sindaco) si è premurata di prendere visione e fornire supporto alcuno”.
“Dai responsabili di questa scellerata ed irresponsabile organizzazione sanitaria – attacca il Meetup – vorremmo sapere se si rendono conto che in queste situazioni si mette a repentaglio la vita dei cittadini della Valbormida.
Ritenete che l’emergenza meteo sia solo un problema scolastico? Siete consapevoli che in queste condizioni l’ospedale di Cairo, per com’è stato strutturato, non è autorizzato e non è in grado di sopperire alle funzioni di un vero ospedale essendo solo un avamposto di quello di Savona ed è in grado di fornire solo assistenza e trattamento per piccoli problemi di salute che non necessitino di ricovero o supporto di specialisti?”.
Bersaglio diventa poi Briano: “Come può il Sindaco di Cairo, di norma il ‘responsabile’ istituzionale e oltretutto membro della Conferenza dei Sindaci dell’Asl 2 Savonese, permettere l’esistenza di questa situazione? Se ne rende conto o tutto ciò avviene ‘a sua insaputa’?”.
“A breve sono previste nevicate e la ‘cancellata’ Provincia di Savona ci ha prospettato difficoltà nel servizio di sgombero neve per mancanza di fondi. A cosa dobbiamo prepararci? – conclude il Meetup – Riuscirà Briano almeno a prevedere determinate misure compensative per l’emergenza sanitaria oppure ritiene che ci dobbiamo trasferire in riviera?”.