Politica

Vado Ligure, i Verdi contro la giunta Giuliano: “Nuova cementificazione del territorio”

Gabriello Castellazzi, Finale

Vado Ligure. I Verdi vadesi, in sostegno al gruppo Vivere Vado, contro la giunta guidata da Monica Giuliano. Nel mirino la nuova “cementificazione” con insediamenti residenziali (14.730 mq) e commerciali (5.223 mq), come specificato nello strumento urbanistico SAU.

“Ancora più grave ed ingiustificato è il fatto che l’assessore all’urbanistica di Vado, Ennio Rossi abbia espresso la volontà di consentire la solita cementificazione ancor prima dell’approvazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale), dando l’impressione di non voler sottostare ad alcuna regola” afferma il portavoce provinciale dei Verdi Gabriello Castellazzi.

“A nulla è valso il fatto che Vivere Vado, tramite il consigliere Roberto Cuneo, abbia presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno in cui si chiede la revisione della destinazione delle aree del Distretto di Trasformazione 2 (DTR2), considerato il fatto che il nuovo Piano di Bacino del Torrente Segno ha portato ad una più ampia perimetrazione delle aree soggette ad esondazione, con il massimo rischio idrogeologico”.

“Durante il Consiglio non sono stati neanche presi in considerazione due fatti di estrema importanza: che esistono a Vado, in gran numero, abitazioni appena costruite e vuote. Vi è inoltre l’assoluta necessità di mettere in sicurezza il torrente Segno prima di eseguire qualunque opera di edificazione”.

“Le recenti alluvioni, che hanno prodotto effetti devastanti su tutta la Liguria , hanno confermato i cambiamento climatici in atto, con conseguenti fenomeni meteorologici localizzati e particolarmente violenti, tanto da essere denominati “bombe d’acqua”.
“La drammaticità della situazione ha evidenziato l’estrema fragilità di un territorio, per lungo tempo molto trascurato, pressoché abbandonato nella sua parte periferica e boschiva, fortemente impermeabilizzato nella parte urbana e periurbana, dove colate di cemento hanno rappresentato la priorità ad unica tutela di interessi privati” aggiunge ancora l’esponente dei Verdi savonesi.

“Ad aggravare ulteriormente il quadro idrogeologico, è stata approvata una Legge Regionale che rende molto più permissiva la possibilità di costruire vicino agli argini dei fiumi e dei rivi(solo tre metri), e che deve essere assolutamente modificata”.
“Con queste premesse, considerati anche i gravissimi danni economici che si riflettono su tutta la comunità, appare totalmente illogica la decisione della giunta Giuliano. I Verdi vadesi ritengono che non sia accettabile costruire in zone dove possa esistere un rischio anche se solo medio o basso. Si costruisce solo dove non esiste rischio” conclude Castellazzi.