Economia

Tirreno Power: l’azienda conferma gli impegni, il governo pronto a trovare soluzione

Totem Tirreno Power operazione trasparenza

Vado Ligure. Un incontro non ancora risolutivo la strada è stata spianata e c’è la volontà comune di trovare una soluzione che tenga assieme le esigenze della produzione e del lavoro con quelle dell’ambiente. E’ quanto è emerso nell’atteso incontro che si è svolto a Palazzo Chigi sul futuro della centrale a carbone di Vado Ligure.

Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Vado Ligure e presidente della Provincia Monica Giuliano, il sindaco di Quiliano Alberto Ferrando, l’assessore regionale Renzo Guccinelli, l’ad di Tirreno Power Massimiliano Salvi e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e la Rsu aziendale.

L’azienda ha confermato di voler investire nel processo di ambientalizzazione del sito produttivo di Vado Ligure, ribadendo i suoi impegni per la centrale a carbone.

Il Governo si è impegnato a trovare una soluzione che consenta, con una ragionevole scansione temporale, una riapertura della centrale, confermando la piena garanzia al rispetto delle norme a tutela dell’ambiente, insieme al monitoraggio delle emissioni e degli interventi sul sito produttivo.

Resta da definire come sarà il decreto del Ministro dell’Ambiente sul rilascio in Conferenza dei servizi sulla nuova AIA e se verranno inserite modifiche e integrazioni tali da consentire all’azienda di condurre l’opera di ristrutturazione. Su questo aspetto si dovrà ancora lavorare.

L’azienda ha fatto trapelare la sua soddisfazione per l’esito del vertice romano: “Da parte del governo c’è un impegno concreto per trovare una via d’uscita che permetta la ripartenza della centrale. Tirreno Power è pronta a fare la sua parte con l’obiettivo di arrivare limiti emissivi fissati con l’AIA, ma consentendo una possibile ristrutturazione della centrale modificando alcuni parametri irrealizzabile. Da questo punto di vista il governo ha compreso le esigenze dell’azienda”.