Liguria. “E’ vergognoso dopo ore e giornate di lavoro e studio in Commissione, dopo audizioni, dibattiti ed approfondimenti, dopo due ore di discussione in Consiglio regionale la sinistra, di cui una parte consistente era a favore dell’approvazione del provvedimento, vota lo stralcio dalla Finanziaria della norma che avrebbe consentito ai primari di poter svolgere la loro attività anche in altre regioni. Ha trionfato l’oscurantismo e l’immobilismo frutto di pregiudizi ideologici. Nessun coraggio di cambiare ma solo subordinazione agli ordini di scuderia del partito. Ancora una volta la Liguria è legata a pregiudiziali e a un passato che si pensava oramai superato, a pagare saranno solo i cittadini”. Così commentano con grande rammarico i consiglieri regionali di Forza Italia la decisione presa dalla maggioranza di stralciare dalla Finanziaria la norma per contenere le fughe dei pazienti liguri.
Continuano gli esponenti Azzurri: “Oggi in Liguria i pazienti si trovano di fronte ad una sanità estremamente inefficiente sotto il profilo organizzativo perché obbliga le persone ad attendere mesi e mesi per una visita o un esame diagnostico obbligandoli spesso a trasferirsi con le loro famiglie nelle altre regioni per cure ed interventi, con disagi e costi per i trasferimenti a carico dei pazienti e loro famigliari, che vengono poi rimborsati dalla nostra Regione”.
“La maggioranza – continuano i consiglieri regionali – si è spaccata tra chi è illuminato su un provvedimento che va incontro alle esigenze dei liguri e la parte più vetero comunista che vuole mantenere la sanità della nostra regione nell’oscurantismo medievale che l’ha caratterizzata fino ad oggi, che è appunto la posizione dell’assessore Montaldo. Purtroppo oggi vergognosamente ha vinto la linea Montaldo e solo per salvaguardare gli interessi del Pd e gli equilibri della Giunta e non per tutelare i diritti alla Salute dei liguri. Dispiace soprattutto che anche esponenti che dovrebbero essere di cultura liberare e liberista, e parliamo di Ncd e la consigliera Della Bianca, si siano allinea su posizioni così diverse da quelle che la nostra parte politica ha sempre sostenuto”.
“Noi vogliamo una sanità a misura dei nostri cittadini e dei pazienti liguri e per questo pretendiamo che loro possano rimanere in Liguria ad essere curati ed al tempo stesso dare la possibilità ai nostri primari di attirare nelle nostre strutture sanitarie, con il contributo economico delle altre regioni, tanti pazienti che invece qui in Liguria non verrebbero. Questo permetterebbe anche di avere la possibilità di una più ampia scelta di medici di altissimo livello che con questo provvedimento possono venire a lavorare in Liguria e che oggi invece non vengono e continuano ad operare fuori dalla nostra regione attirando i nostri pazienti che sono obbligati ad andarci privatamente, in strutture convenzionate, o a spese della nostra regione” concludono i consiglieri regionali di Forza Italia.
“Il ritiro dell’emendamento sulla libera professione proposto dalla maggioranza e’ la dimostrazione che la giunta Burlando non ha una rotta da seguire, un’idea precisa per la sanità ligure – aggiunge il consigliere regionale della Lega Nord Edoardo Rixi -. Riteniamo gravissimo che chi governa da 10 anni in questa regione e propone una continuità politica per i prossimi anni oggi in aula non abbia saputo indicare una via di uscita allo sfascio della sanità ligure”.
“L’emendamento presentato e poi ritirato andava in direzione totalmente opposta alla politica di 10 anni di giunta Burlando e dell’assessorato alla Salute di Montaldo, a cui va almeno il merito di aver messo sempre la faccia alle scelte intraprese, sebbene noi non le abbiamo mai condivise. La proposta portata oggi in aula dalla maggioranza sarebbe anche condivisibile nello spirito se fosse stata prima condivisa con chi lavora nella sanità e soprattutto se fosse inserita in un ridisegno complessivo di un comparto che vale l’80% del bilancio regionale. La proposta della maggioranza così come nasce è inaccettabile: uno spot schizofrenico della maggioranza che probabilmente, in vista delle elezioni, vuole dare un colpo al cerchio e uno alla botte”.
“La Liguria ha bisogno di una politica nuova in campo sanitario, come noi sosteniamo da tempo. Ma non si può partire da uno spot isolato: occorre scegliere se vogliamo per la Liguria, come in altre regioni che hanno servizi decisamente migliori dei nostri, una sanità che veda la stretta collaborazione pubblico-privato, e se vogliamo quindi dare finalmente una nuova fisionomia a un comparto vitale per i liguri e, in seconda battuta, importante anche per le casse regionali”.
“Questo emendamento, scaricato dai vertici regionali del Pd pubblicamente in una nota ufficiale, dimostra il cortocircuito in cui si trova la sinistra in materia sanitaria. Non ho ancora sentito, in questa stagione di primarie, una sola dichiarazione dei contendenti al trono di Burlando nel merito del futuro della sanità ligure, chiaro segnale della totale assenza di una visione futura nella sinistra per quanto riguarda la salute dei liguri. È assurdo che un provvedimento sulla sanità sia portato in fretta e furia in aula a fine dicembre con la volontà di liquidarlo in dieci minuti. La sanità ligure ha bisogno di una “cura da cavalli” altro che qualche mentina per il mal di gola come quella proposta oggi dalla maggioranza”.