Provincia. Poco più di mezza ad abitante. Questa la proporzione in Liguria per quanto riguarda le automobili. Nella nostra regione ne circolano infatti 522,7 auto ogni 1.000 abitanti. La provincia ligure in cui vi è il maggior rapporto tra autovetture circolanti e abitanti è Savona (582), seguita da Imperia (567,2), La Spezia (546,4) e Genova (486). Questi dati sono stati elaborati dal Centro Studi Continental su fonti Aci e Istat.
Liguria e Savona che comunque rimangono sotto la media nazionale. In Italia il tasso di motorizzazione è di 608,1 autovetture ogni 1.000 abitanti. Se si considerano tutti gli autoveicoli (aggiungendo quindi alle autovetture anche autobus, autocarri e autoveicoli speciali) si arriva a 685,7 veicoli in circolazione ogni 1.000 abitanti. Prendendo in considerazione le sole autovetture, sottolinea il Centro Studi Continental, il dato italiano risulta superiore alla media europea, che secondo Acea (l’associazione dei costruttori automobilistici europei) è di 487 auto ogni 1.000 abitanti. Non solo: nell’ambito dell’Unione Europea il dato italiano è inferiore solo a quello del Lussemburgo (663 auto ogni 1.000 abitanti) ed è maggiore di quello tedesco (539), di quello francese (512), di quello spagnolo (476) e di quello del Regno Unito (464).
Vi è un’altra caratteristica che distingue nettamente il parco di autovetture che circolano in Italia da quelle che circolano nel resto d’Europa, e cioè la loro età media. Infatti in Italia, sempre secondo un’elaborazione del Centro Studi Continental, il 23,3% delle auto circolanti ha meno di 5 anni, contro il 30,8% dell’Europa; il 29,7% ha tra 5 e 10 anni (il 31,7% in Europa); il restante 47% ha più di 10 anni (mediamente in Europa, invece, solo 37,5% delle auto circolanti ha più di 10 anni). Da questi dati emerge che nel nostro Paese il parco circolante di automobili è nettamente più vecchio di quello europeo.
In Italia, insomma, non si può fare a meno dell’auto. Questo perché i trasporti pubblici non funzionano in maniera adeguata e non garantiscono la stessa libertà di movimento dell’auto. E poi anche perché la crisi economica ha innescato un processo di allontanamento dei centri cittadini (troppo cari) e di spostamento non solo verso la prima, ma anche verso la seconda e la terza periferia. Ma come ci si reca da casa, in periferia, al lavoro? O come si portano i figli a scuola? Nella grande maggioranza dei casi in auto. Con auto vecchie, però, o almeno molto più vecchie, come si è visto, di quelle che circolano in Europa.