Liguria. “Dopo la scelta di allearsi con il partito euroscettico e nazionalista inglese UKIP di Nigel Farage Beppe Grillo spinge sull’acceleratore e propone un referendum consultivo per uscire dall’Euro trovando come compagni di viaggio Salvini e Le Pen. Uscire dall’Euro per tornare alla Lira non risolve i problemi di fondo in cui sta naufragando l’Italia”.
A spiegarlo è L’Altra Liguria, che sottolinea come la vera alternativa alla crisi si giochi “a livello europeo, dove occorre superare le politiche di austerità e lanciare un New Deal,
come indicato dall’iniziativa dei cittadini europei ‘New Deal 4 Europe’ che promuove un piano straordinario di investimenti pubblici per creare nuova occupazione, soprattutto tra i giovani, nella direzione di uno sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile”.
L’iniziativa popolare (www.newdeal4europe.eu), partita nel mese di marzo e sostenuta anche dall’Altra Liguria, prevede che il piano europeo sia finanziato attraverso la tassazione sulle
transazioni finanziarie, la carbon tax e i project bonds. Tali risorse (400 miliardi di euro in tre anni) possono finanziare i beni pubblici europei (energie rinnovabili, ricerca, innovazione, reti infrastrutturali, agricoltura ecologica, protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale) e creare 20 milioni di posti di lavoro. “A questo proposito la formulazione attuale del Piano Juncker, che prevede solo 21 miliardi di euro di investimenti pubblici (sottratti in parte dal bilancio europeo), è del tutto insufficiente”.
“In occasione del lancio del referendum anti-Euro L’Altra Liguria rivendica una via di uscita dalla crisi di segno diametralmente opposta a quella indicata dall’ex comico genovese. All’Europa che si chiude ai migranti proponiamo un’Europa aperta e cosmopolita. All’Europa dell’austerità opponiamo un’Europa dei diritti e della giustizia sociale. All’uscita dall’Euro proponiamo un governo europeo dell’economia. All’Europa intergovernativa e nazionalista opponiamo un’Europa democratica e federale”.
“Questa è l’altra Europa che vogliamo costruire a partire dal nostro territorio e in compagnia con Syriza che vuole cambiare la Grecia per cambiare l’Europa e non certo per uscire dall’Euro. Per
questo motivo denunciamo la disinformazione dei media italiani che dipingono la formazione greca guidata da Alexis Tsipras come un partito antieuropeo”.